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Sabato 30 Marzo 2013
Romanò e la NextGen
La vittoria di un anno fa
Il comasco vinse con l'Inter: Il primo ricordo di quel giorno? «Mi colpì molto la presenza del presidente Massimo Moratti, a Londra con il figlio. Era emozionato come tutti noi»
Un anno fa con la Primavera dell'Inter sollevò a Londra la NextGen Series, il torneo che in questi giorni sta vivendo la fase finale a Como allo stadio Sinigaglia. Al suo fianco il tecnico Andrea Stramaccioni, che la sera dopo fu chiamato alla guida della prima squadra.
È un ricordo che emoziona ancora il centrocampista di Oltrona San Mamette. Andrea ha iniziato a giocare nella Fulgor Appiano, poi è passato all'Accademia Calcio Como con il tecnico Nazzareno Tosetti, uno che di talenti se ne intende. Romanò, 19 anni, dopo aver esordito in Europa League a inizio stagione con l'Inter, al mercato di gennaio è passato in prestito al Prato, nel girone B di Prima divisione, per giocare con continuità.
E ripercorre volentieri quella magica finale a Londra, vinta ai rigori contro l'Ajax, in dieci uomini. Senza l'amico e compagno Matteo Bianchetti (ora in prestito al Verona), pure lui comasco e come lui passato dall'Accademia, che saltò la finalissima per infortunio.
«La NextGen ha dato a tutta la squadra una grande visibilità: dopo quella vittoria, in tanti si sono accorti di noi. In Italia poi si sa quanta fatica facciano i giovani a mettersi in mostra: è stata una grande vetrina. Poi mi piace pensare che siamo stati i primi nella storia a vincerla». Il primo ricordo di quel giorno? «Mi colpì molto la presenza del presidente Massimo Moratti, a Londra con il figlio. Era emozionato come tutti noi».
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