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Giovedì 04 Aprile 2013
Van De Sfroos al Sociale
Con dedica per Jannacci
Il viaggio di "Teritoritour" di Davide Van De Sfroos approda domenica sera al Teatro Sociale
«Vogliamo farci contaminare da chi verrà ai concerti per contaminarli a nostra volta», ha detto Bernasconi presentando il progetto che lo vede descrivere, come solo lui sa fare, il territorio attraverso immagini, filmati, testi, un racconto a più voci dove a quella di Van De Sfroos si uniscono quelle di chi, attraverso i social network, ha contribuito inviando foto, video, messaggi che sono entrati a fare parte integrante dello spettacolo che, così, si arricchirà tappa dopo tappa fino al gran finale che si terrà il 6 e il 7 maggio al Teatro Nazionale di Milano.
«In quell'occasione - ha anticipato Davide poco dopo la scomparsa di Jannacci - mi piacerebbe dedicargli "Lettera da lontano", che avevo interpretato con Baccini proprio in suo onore e, magari, qualche altro pezzo dal suo repertorio». Quando il cantastorie laghée emerse a livello nazionale, furono in tanti a ricordare il precedente dell'autore di "El purtava i scarp del tennis" e tante altre canzoni in vernacolo milanese che, però, è meno duro, forse più comprensibile per il pubblico non meneghino (anche per l'opera di divulgazione dello stesso Enzo, assieme a Svampa e ai tanti altri artisti che si sono serviti del dialetto).
<+titolino>La "pulènta" in scaletta
<+tondo><+togli_rientro>E Van De Sfroos ha confessato di sentirsi un po' un parente di quell'occhialuto dottore capace di tutto appena imbracciava una chitarra o si sedeva al pianoforte: raccontare il territorio, in questo caso, è anche ricordare chi lo ha reso grande e lo ha immortalato in indimenticabili canzoni. A proposito di lingua, non bisogna dimenticare che una casa editrice prestigiosa come la Loescher ha recentemente inserito un brano di Davide nel dvd allegato a un volume per insegnare l'italiano ai cittadini stranieri.
La canzone prescelta è una delle più popolari dell'autore, "Pulènta e galèna frègia", che sicuramente non mancherà nella scaletta di domenica come non mancherà la band che accompagna Van De Sfroos ormai da tempo, quella che vede come colonne portanti Davide Brambilla (tromba, fisarmonica e tastiere) e Angapiemage Galiano Persico (violino) e come ormai solide certezze Maurizio "Gnola" Glielmo (chitarra), Paolo Legramandi (basso) e Marcello Schena (batteria) con la nuova corista Leslie Abbadini.
E le nuove canzoni? C'è un disco in preparazione, anche se adesso l'artista "dal multiforme ingegno" sta lavorando a un format televisivo intitolato "Terra & acqua" di cui esiste già la sigla (la clip è stata girata alla stazione di Como Lago tra gli sbuffi di vapore di un treno dell'Ottocento) e chissà che l'album, che potrebbe essere pronto prima della fine dell'anno, non abbia a sua volta lo stesso nome.
Alessio Brunialti
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