Tragedia a Lurate Caccivio
Sviene e muore a sei mesi

Sofia Marisol Franzoni è deceduta giovedì mattina alla Clinica pediatrica De Marchi di Milano, in circostanze che l'autopsia cercherà di chiarire, per dare almeno la consolazione ai giovani genitori, Miriam Peluso e Dario Franzoni, di sapere il motivo dell'improvvisa morte della loro piccola

LURATE CACCIVIO - Muore a sei mesi, nel giorno del compleanno del papà. Sofia Marisol Franzoni è deceduta giovedì mattina alla Clinica pediatrica De Marchi di Milano, in circostanze che l'autopsia cercherà di chiarire, per dare almeno la consolazione ai giovani genitori, Miriam Peluso e Dario Franzoni, di sapere il motivo dell'improvvisa morte della loro piccola.

La bimba, seppur nata prematura, cresceva bene. Non aveva dato segni tali da far presagire una fine tanto rapida e drammatica.
«Stava bene, era vispa, non può essere andata via in due ore. Vogliamo sapere cos'è successo» - dichiara mamma Miriam.

«Aveva avuto alcuni spasmi, il primo addebitato alla dentizione - precisa -  ma tutti ci hanno sempre rassicurati; volevamo sottoporla ad accertamenti, ma ci hanno detto che non erano necessari».

Mercoledì, intorno alle 18.30, la bimba ha avuto un altro spasmo. Con lei c'era il papà, qualche minuto dopo è arrivata anche mamma Miriam, di rientro dal lavoro.

«All'inizio abbiamo cercato di aiutarla a riprendersi dallo svenimento, come ci era stato indicato di fare in queste situazioni» raccontano i genitori - A momenti sembrava riaversi, quando però abbiamo visto che non riprendeva conoscenza e anzi peggiorava, abbiamo chiamato i soccorsi. Ci hanno detto che si sarebbe ripresa da sola dallo spasmo, in caso contrario di richiamarli. Neanche il tempo di chiudere la telefonata, che la bimba era in arresto cardiaco. Abbiamo richiamato subito, l'ambulanza è arrivata un quarto d'ora dopo, quando la bimba già non respirava più. L'hanno intubata e trasportata all'ospedale Sant'Anna. Dopo diverse ore è stata trasferita a Milano, al De Marchi, dove le hanno fatto altri accertamenti e poi messa in rianimazione. Alle tre e mezza di notte ci hanno detto di andare a casa, alle sei ci hanno chiamati perché era peggiorata; dieci minuti dopo è morta».

«È da gennaio, da quando aveva avuto il primo spasmo, che chiediamo spiegazioni» insistono i genitori.

«Essendo una bambina prematura, avrebbero dovuto controllarla di più e fare degli approfondimenti, come noi avevamo chiesto. In sei mesi è stata ricoverata tre volte in ospedale, eppure ci hanno sempre rassicurati, sostenendo che era tutto nella norma. Forse sarebbe andata comunque a finire così, ma resta il dubbio che, se fosse stata scoperta in tempo la causa di questi svenimenti, magari non l'avremmo persa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA