Ospedale di Cantù
Indagini dopo il crollo

Si indaga sulle cause che hanno provocato giovedì mattina il crollo di una parte di soffitto, nell'area dei prericoveri.

Cantù Si indaga all'interno dell'ospedale di Cantù sulle cause che hanno provocato giovedì mattina il crollo di una parte di soffitto, nell'area dei prericoveri. E la tesi principale resta un'infiltrazione difficile da prevedere.

Con cura, anche nelle altre sale vicine, gli operai incaricati dall'azienda ospedaliera Sant'Anna di Como, di cui fa parte il Sant'Antonio Abate di via Domea, stanno smontando i controsoffitti per capire, al di sopra, in che stato siano le murature. 

Intanto, mentre la situazione resta sotto controllo, i pazienti vengono semplicemente indirizzati in altri spazi, sempre all'interno dell'ospedale cittadino. 

Dall'ufficio stampa del Sant'Anna si apprende che la ditta è già intervenuta per togliere anche quel che è rimasto del crollo, già messo in un contenitore di metallo, ora spostato. Sott'occhio, i controsoffitti e i soffitti delle tre stanze limitrofe dedicate sempre al prericovero, nella zona in fondo al corridoio centrale dell'edificio R, piano terra, ala storica. Intonaco e controsoffittature, identiche a quelle della sala dove è avvenuto il fatto, sembrano non avere particolari problemi.

Ma si vuole procedere con la massima cautela. E' possibile immaginare che saranno necessari una decina di giorni, per i lavori di controllo.

Per i pazienti, a detta dell'ospedale, cambia poco. L'attività di prericovero è programmata: prelievo, visita, elettrocardiogramma. I pazienti  vengono smistati all'interno del presidio di Cantù, in altre aree.

Leggi l'articolo completo su La Provincia di sabato 4 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA