Per i bar con slot machine
arriva la stangata Imu

La battaglia anti slot apre un nuovo fronte. Il Comune di Crema ha deciso di usare l'arma dell'Imu per disincentivare il gioco d'azzardo.

La battaglia anti slot apre un nuovo fronte. Il Comune di Crema ha deciso di usare l'arma dell'Imu per disincentivare il gioco d'azzardo. La giunta intende portare, per i locali che hanno in uso le slot, l'imposta sugli immobili dall'attuale 9 per mille, al tetto massimo previsto: il 10,6 per mille. Il messaggio è chiaro: Imu alle stelle per "scoraggiare l'apertura di altre sale gioco e l'installare le macchinette nei bar".

Il pugno di ferro dell'amministrazione si abbatterà sulla maggioranza dei bar in città. Ecco perchè gli esercenti alzano le barricate parlando di un provvedimento "che ancora una volta, colpisce le imprese".

Intanto è confermato che il 18 maggio, nelle strade di Pavia, si terrà la seconda marcia organizzata dal Movimento no slot, alla quale è prevista un'adesione massiccia. Il lavoro di sensibilizzazione sull'emergenza del gioco d'azzatrdo sta dando frutti sempre più consistenti. Sono salite a 160 le adesioni al "Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo". Tra i primi ad aderire il Comune di Ponte Lambro.

I sindaci che hanno aderito al manifesto si sono impegnati a costruire reti nei territori, con associazioni, volontari, polizia locale e forze dell'ordine, per attivare iniziative culturali, di controllo, di prevenzione e di contrasto.

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