Homepage
Mercoledì 08 Maggio 2013
A Milano Iacchetti
ricorda il Signor G
"Chiedo scusa al signor Gaber", lo spettacolo, nato per omaggiare l'amico e maestro Giorgio a dieci anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 1° gennaio 2003, sarà in scena al teatro Nazionale di Milano da stasera (mercoledì 8 maggio) a domenica (info www.teatronazionale.it)
Così, salutato ormai da alcuni mesi Ezio Greggio, sua spalla comica sul bancone del tg satirico di Canale 5, Iacchetti ha avuto il tempo di scaldare l'ugola per una performance teatral-musicale cui tiene parecchio: "Chiedo scusa al signor Gaber". Lo spettacolo, nato per omaggiare l'amico e maestro Giorgio a dieci anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 1° gennaio 2003, sarà in scena al teatro Nazionale di Milano da stasera (mercoledì 8 maggio) a domenica (info www.teatronazionale.it).
Iacchetti rivisita con particolare ironia, insieme alla Witz Orchestra (formazione triestina composta da Loretta Califra, Tony Soranno e Fabio Soranno), diretta da Marcello Franzoso, il primissimo repertorio del Signor G, come veniva affettuosamente chiamato dai suoi estimatori Giorgio Gaber, riconosciuto dalla critica come il più grande cantautore del Novecento.
Scritto da Iacchetti insieme al suo fedele autore Giorgio Centamore, lo spettacolo, nella perfetta tradizione del teatro-canzone, è stato realizzato con la collaborazione di quattro musicisti, ma è molto più di un semplice concerto, perché le canzoni vengono stravolte, riscritte e contaminate con citazioni che vanno dai cori alpini ai numerosi riferimenti alla musica italiana contemporanea, come quella di Jovanotti e Zucchero.
Nel corso della serata si passerà da "Il Riccardo" a "Barbera & champagne", da "La ballata del Cerruti" alla "Torpedo blu", passando per "Ma pensa te" e "Porta Romana".
Iacchetti, vero animale da palcoscenico, è il protagonista assoluto di un'ora e quaranta minuti di monologhi e brani che ripercorrono la sua amicizia con Gaber; niente di nostalgico, perché il divertimento è assicurato.
Racconta l'Enzino nazionale: «Lo spettacolo è nato dall'omonimo disco uscito nel 2010 e definito dalla critica uno dei migliori dell'anno, volto a far sì che chi conosce Gaber non lo dimentichi mai e chi non lo conosce possa sapere quanto fosse bravo, inimitabile e irraggiungibile».
Insomma, uno show da non perdere, impreziosito dalle sculture luminose di Marco Lodola, che farà riscoprire un Gaber ancora attualissimo e un Enzo Iacchetti molto più che un semplice attore dalla battuta sempre pronta.
Ylenia Spinelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA