Cantù, il papà non si dà pace
"Stefano era un uomo d'oro"

Fatica a trattenere le lacrime Luigi Guzzetti, il papà dell'autista e operaio della Mauri & Sironi, 51 anni, morto martedì mattina mentre stava caricando il camion, schiacciato da una cassa con circa 600 chili di compensato di betulla

CANTU' «Non abbiamo dormito tutta la notte. Era lì, per terra. Un peso di sei quintali. E' stato schiacciato completamente. Adesso mio figlio non c'è più. Era un pezzo di pane. Una persona buona». Fatica a trattenere le lacrime Luigi Guzzetti, il papà, mentre si tiene in piedi sulle scale con una mano appoggiata alla ringhiera della casa di via Torino, dove al primo piano abitava, con lui e la moglie, anche il figlio, Stefano.
L'autista e operaio della Mauri & Sironi, 51 anni, è morto martedì mattina mentre stava caricando il camion, schiacciato da una cassa con circa 600 chili di compensato di betulla, nel cortile interno della ditta di via Giovanni da Cermenate, attività di commercio in pannelli multistrati. Al di là della dinamica, ancora tutta da accertare, il sindacato lancia l'allarme: a Cantù servono più controlli per tenere d'occhio anche le piccole aziende.

Il servizio su La Provincia in edicola giovedì 9 maggio

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