«Più soldi in busta paga
Le aziende soccombono»

Confartigianato Como bussa ai parlamentari: serve un intervento su tasse e burocrazia

COMO La burocrazia fa sì che si consideri un reato penale il ritardato rinnovo di un'autorizzazione già ottenuta in precedenza. Le norme non considerano meritevoli le piccole e medie imprese di agevolazioni fiscali sui consumi energetici. Un'errata interpretazione della normativa europea mette fuori dal mercato, salva pronta revisione della stessa, un'intera classe di installatori di impianti.
«rende le nostre aziende non competitive sul piano internazionale e non sostiene i redditi dei nostri lavoratori».
A corollario, c'è quel cuneo fiscale che - a dirlo è il presidente di Confartigianato Como, Marco Galimberti, «rende le nostre aziende non competitive sul piano internazionale e non sostiene i redditi dei nostri lavoratori».

Di questo, e di altri temi a esso correlati, si è parlato ieri pomeriggio nella sede degli artigiani lariani. Da una parte del tavolo, accanto a Galimberti, i responsabili dei piccoli imprenditori comaschi, messi a dura prova da norme contraddittorie e penalizzanti e da una condizione economica tutt'altro che rosea.

Dall'altra i due parlamentari comaschi Nicola Molteni (Lega Nord) e Chiara Braga (Pd); assente giustificato il terzo deputato lariano, Mauro Guerra (Pd), a Roma per discutere in commissione bilancio dello sblocco dei pagamenti della pubblica amministrazione.

«C'è troppa gente non produttiva - afferma Galimberti - che vive sulle spalle di chi lavora e produce. L'Irap ne è un esempio, perché penalizza chi assume nuovi lavoratori, penalizza chi decide di investire nella sua attività e penalizza chi fa utili d'impresa».

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