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Giovedì 19 Febbraio 2009
Sant'Anna, c'è il nuovo primario, ma non suona il sax
Nominato il direttore dell'unità di Cardiologia: è di Pavia. Bocciata la candidatura del jazzista amico del ministro
L’azienda ha ufficializzato ieri la nomina. Per il sassofonista Ivan Caico, cardiologo all’ospedale di Varese, le speranze si sono spente quasi subito: non compariva, infatti, nella terna di nomi rimasti in ballottaggio fino a giovedì scorso.
Il nuovo primario arriva dal Policlinico «San Matteo» di Pavia, dove negli ultimi 9 anni ha diretto l’unità «Scompenso cardiaco e trapianti». Cinquantadue anni, originario di Modena, dopo la laurea Carlo Campana si è specializzato in Cardiologia e poi in Anestesia e rianimazione. Entro poche settimane prenderà servizio al Sant’Anna e sta già preparando le valigie: «Lascerò Pavia - ha detto - e verrò a vivere sul Lario». La delibera di nomina è stata firmata due giorni fa dai vertici di via Napoleona, che ieri hanno reso nota la scelta: «Già la settimana scorsa erano rimaste in piedi solo tre candidature - ha spiegato il direttore generale del Sant’Anna, Andrea Mentasti - Abbiamo seguito le indicazioni della commissione, anche se la decisione spetta poi alla direzione generale. Il primario di Cardiologia è una figura molto importante: gestisce, infatti, un budget alto, che comprende anche le risorse a disposizione degli altri presidi». Campana sarà responsabile anche delle strutture di Cantù e Menaggio, dove non esiste un reparto ma operano diversi specialisti: «Quattro a Cantù e due a Menaggio - ha precisato la direttrice sanitaria Laura Chiappa - mentre in via Napoleona i cardiologi sono 15 e i letti 30, più sei di Unità coronarica. I ricoveri sono 1.400 l’anno e a questo bisogna aggiungere tutto il lavoro svolto negli ambulatori. La Cardiologia è il fulcro dell’attività dell’ospedale, basti pensare alle visite da effettuare prima degli interventi chirurgici». Anche sul territorio è forte la necessità di specialisti: «Le patologie cardiache, in particolare lo scompenso, sono molto diffuse. Il nuovo primario è un esperto di questo settore e possiede tutte le caratteristiche che cercavamo, compresa l’esperienza. Ci è sembrata la persona giusta per guidare uno staff di “cavalli di razza”. Nel nuovo ospedale - ha concluso - ci sarà spazio per la sperimentazione organizzativa e lavorerà anche in questa direzione». «Negli ultimi anni - ha commentato il neoprimario - mi sono occupato proprio della riorganizzazione di alcuni aspetti dell’attività clinica. Quanto allo scompenso cardiaco, si tratta di uno dei problemi caratterizzati dal maggiore impatto socio-economico, sarà importante collaborare con l’Asl e i medici di base. Ma dovrò anche coordinare il lavoro con gli altri presidi del Sant’Anna e i vari settori: oggi più che mai serve un’attività integrata e multidisciplinare». La direttrice sanitaria del Sant’Anna ha poi ringraziato Santo Zerboni, che ha guidato a lungo il reparto di Cardiologia, da facente funzioni: «Ha operato con grande dedizione». Il nome del nuovo primario di Nefrologia si conoscerà ai primi di marzo.
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