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Lunedì 09 Marzo 2009
In gita in pullman all’0utlet
dove si compra a 20 euro al chilo
Gli affari dei comaschi: viaggio in trasferta a Serravalle. Più delle grandi firme vince l’offerta del giorno. Code chilometriche in autostrada e nei ristoranti
«La crisi? Macché crisi. Qui comprano tutti come sempre - dicono Giovanni Arrigone e Sara Invernizzi -. Noi veniamo quattro volte all’anno da quando ha aperto. Ai saldi non ci si può girare, ci sono sei chilometri di coda in autostrada. Adesso siamo a inizio stagione e quindi abbiamo fatto qualche acquisto». Le griffe sulle borse parlano di Geox, Dolce e Gabbana e Trussardi. «Ma non abbiamo ancora finito - dice lui -. Guardiamo ancora due o tre negozi e poi finiamo con la Lindt. Lì non si risparmia. Al supermercato il cioccolato costa di meno, ma qui c’è di tutti i tipi, non possiamo rinunciare». Sul pullman organizzato da Rampinini viaggi ci sono 20 persone, 26 euro a testa. Ma ci sono altri comaschi che non sapevano della gita e sono arrivati in auto, altrimenti avrebbero approfittato. Si parte alle 8.30 dal Crocifisso di viale Varese ma alle 8 e 20 la comitiva è già pronta e quindi si anticipa la partenza per andare a prendere il resto dei passeggeri a Fino Mornasco. Il programma è che non c’è programma. Si arriva e ci sparpaglia per le casette del villaggio. Ognuno compra quel che gli va e mangia dove vuole. Alle cinque si torna al pullman e si rientra a casa guardando gli scontrini e facendo il conto di quel che si risparmia. Le borse che girano con maggior frequenza sono quelle di Robe di Kappa. Si vende a peso, cosa che avviene due volte all’anno a fine stagione. Dentro è tutta una calca, i piumini rossi e verdi peseranno neanche un chilo, un piumino 19 euro. È tutto un cercare le taglie di maglioni, felpe, pantaloni. La gente arriva sudata e stremata alla cassa. Ritrova il sorriso solo quando lo scontrino dice che una gonna, cinque maglioni, un paio di pantaloni, tre felpe, cinque chili scarsi di roba, sono costate solo 93 euro. In un altro giorno il totale sarebbe stato 300 euro. Ma senza l’offerta nessuno avrebbe portato pile di roba sulle pese. Alessandro Cafiso e Giorgia Bortolotto sono due giovanissimi che sfoggiano subito i gilet di Robe di Kappa neri. «Volevano una giacca che costa 400 euro - dicono le loro mamme -, ma quella non è in saldo. In compenso c’era un tanto al chilo e abbiamo fatto acquisti». «Però ci avvisano con un Sms quando la giacca va in saldo e veniamo subito a comperarla». Da Diesel cercano di comperare perfino le scatole di tonno della vetrina. «Quando la smontiamo ti avvisiamo». Da Versace è pieno di ragazzi con gli occhiali a goccia a specchio, ma è da Intimissimi e Calzedonia che proprio non ci si gira. Lingerìe a costi più bassi del solito. Stefano Paganini e Patrizia Della Bianca non hanno ancora comprato nulla. «Io vengo spesso - dice lei - evito le grandi firme perché tanto non posso permettermele le stesso, ma se trova qualcosa di economico, magari lo compro». Da Aspesi hanno comprato quasi tutto, da Bulgari e Prada si guarda tanto e compra poco. Per il pranzo c’è solo l’imbarazzo della scelta. A Burger King e Spizzico ci sono code chilometriche, c’è chi se la cava con il panino portato da casa o la focaccia del bar.
Anna Savini
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