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Giovedì 19 Marzo 2009
Casa, il mercato va a picco
e scendono anche i prezzi
Nel 2008 compravendite giù del 24,4% in città e del 17,9 in provincia
Boom di alloggi invenduti, ma adesso acquistare conviene: meno 10%
Un quadro tutt’altro che rassicurante: «Possiamo solo augurarci che i tassi più abbordabili sui mutui ridiano fiato al settore – commenta il presidente provinciale della Fiaip (federazione agenti immobiliari), Paolo Rubino – Le compravendite sono in netta diminuzione, va meglio l’affitto». Il boom dell’offerta sta giocando un ruolo non secondario: «Lavoro nel settore dal 1982 e non avevo mai visto tanti immobili in vendita come in questo periodo – dice Rubino – Chi vuole acquistare una casa, oggi valuta 15-20 opzioni, una volta erano cinque o sei . Nel Comasco si è costruito tanto e si continua a costruire, con esiti non particolarmente positivi. I prezzi? Stimiamo un calo del 10%. Chi due anni fa ha comprato a 150mila euro, oggi rivende a 130mila». Il direttore dell’Agenzia del territorio di Como, Francesco Librizzi, sottolinea: «Le quotazioni degli immobili erano in ascesa da otto anni, avevano raggiunto un livello insostenibile in confronto alle retribuzioni. Il calo delle compravendite è reale – prosegue – ma arriva dopo un periodo di costante aumento, parliamo del 5-6% ogni anno. La crisi economica e finanziaria ha influito, la gente preferisce rinviare l’acquisto perché non c’è stabilità. Non si fa un investimento ventennale oggi, con lo spettro del licenziamento e della cassa integrazione. La stretta creditizia - conclude il direttore dell’Agenzia del territorio - ha avuto un peso e i tassi altissimi in parte spiegano il boom dei pignoramenti».
La crisi del mattone potrebbe mettere un freno ai cantieri per nuove edificazioni e ripercuotersi, quindi, sulle casse dei Comuni. Molte amministrazioni lombarde, non a caso, prevedono per il 2009 un calo delle entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione. E già nel 2008 capoluoghi come Bergamo, Brescia, Pavia e Sondrio hanno dovuto fare i conti con variazioni negative rispetto all’anno precedente. Il «Sole 24 Ore» ha riportato i dati degli introiti da oneri di urbanizzazione di tutte le città lombarde, tranne una: Como. Il motivo? Palazzo Cernezzi non ha comunicato i dati relativi al 2007, al 2008 e alle previsioni per il 2009. E nemmeno a La Provincia ieri sono state fornite queste informazioni.
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