Caos al passaggio a livello
per la stazione computerizzata

Caslino al Piano: l'automazione della stazione crea disagi, inquinamento e proteste

f.angelini

CADORAGO Utenti in trasferta a Lomazzo per acquistare il biglietto del treno e lunghe code in auto in attesa che le barriere si alzino. Sono gli effetti, il primo annunciato e il secondo già concreto, dell’automatizzazione dell’ormai imminente automatizzazione della stazione di Caslino al Piano. Un gruppetto di persone, l’aria triste e sconsolata, sosta davanti allo sportello della stazione di Caslino al Piano e chiede all’unico preposto rimasto cosa avverrà a fine mese quando la stazione non sarà più presidiata dal personale delle Ferrovie nord Milano. I presenti, pensionati, si chiedono pure come potranno accedere ai biglietti scontati, visto che l’erogatore automatico non è abilitato a tale operazione. Risposta: la vicina stazione di Lomazzo, ove si può fare un piccolo rifornimento, visto che il biglietto ha una durata nel tempo. Ma il grosso problema che crea la mancanza di un capostazione è un altro: i tempi di abbassamento delle sbarre, ora comandate in automatismo, vengono fissati secondo quanto stabilito dalla legge e probabilmente allungati rispetto prima, così che il traffico sulla via Diaz che divide in due il paese diventa un inferno; si creano lunghe colonne di auto che con i motori accesi sprigionano gas nell’aria.

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Mercoledì 25 Marzo 2009

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