Rubate le biciclette
al padre e alla figlia

I furti alla stazione di Rovello nonostante il lucchetto. In aumento il fenomeno nei comuni della Bassa Comasca

f.angelini

ROVELLO PORRO «In stazione prima hanno rubato la mia bici e poi quella di mia figlia, adesso siamo proprio stufi», a lamentarsi è Domenico Bondi, lavoratore pendolare stanco di rimanere appiedato per colpa dei ladri di biciclette. Nella Bassa comasca le due ruote sono, infatti, molto utilizzate: sono parecchi coloro che se ne servono per raggiungere le stazioni delle Nord, evitando così problemi di sosta. «Il mio non è un caso isolato – assicura Bondi – a qualcuno ne hanno rubato anche tre o quattro di seguito, quasi sempre nelle vicinanze della stazione. Onestamente, dopo una giornata di duro lavoro si rimane proprio senza parole nel trovarsi appiedati: io avevo fatto tutto il possibile per scoraggiare i ladri, assicurando la bici con un lucchetto, e così aveva fatto anche mia figlia che ha sedici anni e prende abitualmente il treno per andare a scuola. Ho sentito dire che poi magari dopo essere state utilizzate da qualcuno, le bici vengono abbandonate in giro per il paese, ma la mia è proprio scomparsa nel nulla».

Homepage / Olgiate e Bassa Comasca

Sabato 20 Giugno 2009

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