Erba: sassata contro
le foto dei martiri di Kabul

Non solo un atto vandalico, ma un attacco vigliacco alle vittime. E' stato ridotto in frantumi il vetro della teca, all’esterno della sede del Pdl di Erba, che espone la bandiera italiana e le foto dei sei parà uccisi dai talebani. Il sindaco Marcella Tili: «Un grave atto di vigliaccheria»

ERBA Non solo un atto vandalico, ma un attacco vigliacco alle vittime di Kabul. Succede anche questo, nell’Italia delle scritte e delle ingiurie: che qualcuno sfondi la teca in vetro, all’esterno della sede del Pdl di Erba, che espone la bandiera italiana e le foto dei sei parà uccisi dai talebani. Il vetro è stato ridotto in frantumi con un sasso. Tutto nella notte tra sabato e domenica: i militanti del coordinamento del Pdl se ne sono accorti ieri mattina, quando hanno raggiunto la sede di via Diaz per una riunione. Insieme alla bandiera erano esposti i comunicati che esprimevano il cordoglio per l’attentato di Kabul del 17 settembre. Sui volantini, che non erano contrassegnati da simboli di partito, c’erano le fotografie dei sei soldati caduti. Ovvia l’indignazione. «Se i normali atti di vandalismo sono condannabili già di per sè - spiega il sindaco Marcella Tili - questo atto è ancora più grave ed oltraggioso, perché offende la società. Offende soprattutto lo spirito di civiltà di tutti noi, al di là di qualsiasi schieramento politico. Non è accettabile un comportamento così spregevole verso persone che hanno immolato la loro vita per il nostro Paese. Lo chiamerei, in sostanza, un grave atto di vigliaccheria».

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