Aliscafi: per spostare l'orario
ci vuole il governo

Interviene il sottosegretario ai trasporti, Mantovani, per accogliere le richieste degli studenti dell'Alto Lario che perdevano la corsa di mezzogiorno da Como. Il direttore: il nostro rientra fra i pubblici servizi che dipendono dal ministero

ALTO LARIO Per spostare di dieci minuti l’orario di un aliscafo serve, o quantomeno è utilissimo alla bisogna, l’intervento di un sottosegretario. È infatti quello ai trasporti, Mario Mantovani, ad annunciare che la corsa di rientro da Como è stata posticipata dalle 12 alle 12 e 10, in modo da consentire a chi termina le lezioni a mezzogiorno di usufruirne, senza dover attendere, come succedeva finora, l’aliscafo delle 13. «Abbiamo compiuto un primo importante passo a favore degli studenti altolariani - dichiara il membro del governo - : con il posticipo della corsa di rientro, i ragazzi che terminano le lezioni alle 12 gravose i inutili perdite di tempo. E’ un piccolo successo reso possibile dalla disponibilità del direttore della Navigazione, Franze Piunti». Ma occorre veramente che si scomodi un sottosegretario per modificare di dieci minuti l’orario di una corsa d’aliscafo? Il direttore della Navigazione, non si sbilancia in merito: «Quello della navigazione rientra fra i pubblici servizi che dipendono, in ultima analisi, dal ministero dei trasporti. Nel caso specifico, non posso far altro che confermare il posticipo di dieci muniti della d’aliscafo Como – Domaso delle 12».

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