La principessina
e le tate senza cuore

Abbandonarono una bimba di tre anni in un camera dell’hotel Plinius di via Garibaldi, fuggendo come due ladre nel cuore della notte e portandosi via un telefonino e una valigia di vestiti. Era l’estate del 2006 e...

COMO Abbandonarono una bimba di tre anni in un camera dell’hotel Plinius di via Garibaldi, fuggendo come due ladre nel cuore della notte e portandosi via un telefonino e una valigia di vestiti.
Era l’estate del 2006 e ieri mattina, tre anni dopo, il tribunale di Como ha condannato le due "tate" senza cuore a cinque mesi di carcere, con sospensione condizionale, per abbandono di minore e appropriazione indebita.
Loro sono baby sitter di nazionalità filippina, all’epoca entrambe a servizio di una nobile famiglia di Riyadh, in Arabia Saudita. Si chiamano Claudette Elarco, trent’anni, e Maylyn Tabbu, 27: quell’estate erano a Como con la mamma della piccola Loura, principessina affidata alla loro custodia custodia. Con lei, al Plinius c’era anche il resto della famiglia, genitori compresi, tutti alloggiati in camere diverse. Poco prima dell’alba del 18 luglio, il portiere di notte sentì i pianto disperato di una bimba: la cercò seguendone i lamenti e la trovò sola, al piano terra, di fronte alla reception. Si era alzata nel cuore della notte, aveva cercato le sue "tate" e, non trovandole, aveva lasciato la camera scendendo al piano di sotto. Fu proprio il portiere, trovandosela davanti, ad avvertire prima la madre, che dormiva ignara in un’altra stanza, quindi la polizia, che in albergo arrivò pochi minuti dopo, giusto in tempo per raccogliere la denuncia. Tutti in possesso di passaporto diplomatico saudita, la madre e il suo entourage - imparentata con la famiglia regnante e probabilmente a Como per fare visita al "ramo" familiare che solitamente alloggia a Villa Mia, sul lago di Torno - indicarono le generalità delle due baby sitter che furono peraltro contattate telefonicamente poco dopo attraverso un loro cugino residente in Arabia. Tramite lui, fecero sapere senza aggiungere dettagli di essersene andate volontariamente e di non avere alcuna intenzione di rientrare. Si erano portate via il telefono cellulare che la madre della bimba aveva messo a loro disposizione in caso di necessità e una valigia piena di abiti, anch’essa a disposizione di entrambe.
Le due donne sono ovviamente scomparse dalla circolazione. Ieri le hanno processate in contumacia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA