Attacco al dottore:
"Fa campagna elettorale"

Villa Guardia: Accusato pubblicamente dall’opposizione di essere un esempio di «malasanità» perché avrebbe sostenuto la candidatura del sindaco Alberto Colzani il medico condotto non ci sta: «Ritengo offensiva ed infamante la vignetta pubblicata sul giornalino della minoranza». E poi, in linea alla sua professione, aggiunge una prescrizione per estirpare ogni dubbio: «Se qualcuno dei miei pazienti la pensa così gli consiglio di cambiare».

VILLA GUARDIA Accusato pubblicamente dall’opposizione di essere un esempio di «malasanità» perché durante l’ultima campagna elettorale avrebbe sostenuto la candidatura del sindaco Alberto Colzani il medico condotto non ci sta: «Ritengo offensiva ed infamante la vignetta pubblicata sul giornalino della minoranza». E poi, in linea alla sua professione, aggiunge una prescrizione per estirpare ogni dubbio: «Se qualcuno dei miei pazienti la pensa così gli consiglio di cambiare medico». Proprio non se lo aspettava il dottor Riccardo Gini di vedere il suo nome pubblicato nel giornalino edito dal gruppo "Villa Guardia per la Libertà", soprattutto in una vignetta, titolata "Malasanità", dove un medico, peraltro vagamente somigliante allo stesso dottor Gini, prescrive al suo paziente di votare Colzani, due volte al dì, subito dopo i pasti. Il riferimento è chiaro ed allude al fatto che il medico di base, in campagna elettorale, avrebbe «prescritto» ai suoi pazienti la preferenza dell’urna. Ma se la vignetta può lasciare qualche dubbio d’interpretazione, le parole scritte a fianco no: «il nostro bravo medico condotto dottor Riccardo Gini - si legge sul giornalino - infischiandosi della privacy, ha attinto a piene mani dagli elenchi dei mutuati per inviare loro consigli per mantenersi in buona salute nei mesi estivi, quanto precise indicazioni di voto per il governo del paese». Gini, stimato professionista villaguardiese, non ha mai nascosto le proprie preferenze politiche, ma sostiene: «Non ho mai distribuito nemmeno un volantino per la campagna elettorale e non ho mai dispensato consigli di voto. Gli elenchi di persone alle quali ho inviato delle semplici considerazioni, come cittadino, li ho attinti da quelli elettorali, regolarmente richiesti dal sindaco Colzani».

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