Bocca di Rosa
lavora sul camper

I cittadini di San Fermo, insospettiti dalla presenza di un caravan che scatena uno continuo andirivieni di gente a piedi e in macchina, chiamano i vigili

SAN FERMO DALLA BATTAGLIA Un camper con i finestrini oscurati, fermo per qualche giorno davanti ai giardini pubblici di via Noseda, ha destato sospetti negli abitanti della zona, impressionati dal viavai anomalo nelle ore serali e notturne. Un andirivieni tale da considerare probabile l’ipotesi che all’interno del veicolo si svolgesse quella che è ritenuta l’attività più antica del mondo, lavoro che, si sa, necessita di poco spazio e scarsa fantasia. I cittadini, insospettiti, hanno subito allertato la polizia locale e i carabinieri. «Siamo arrivati sul posto il mattino stesso della segnalazione - racconta il comandante della polizia locale di S. Fermo della Battaglia, dott. Omar Cecchetto -. C’era solo un uomo, il proprietario. Abbiamo controllato la documentazione ed era tutto in regola. Non c’erano motivi per salire a controllare. Abbiamo visionato il filmato della telecamera posizionata davanti ai giardini pubblici e ci siamo predisposti per una verifica nelle ore notturne. Quando siamo arrivati il camper era scomparso». Niente controlli notturni. «Per quanto mi riguarda, potevano essersi fermati a raccogliere castagne», ironizza il comandante, consapevole di quanto sia difficile, da secoli e secoli, documentare e il reato di meretricio.
Marialuisa Righi

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