Menaggio: troppo cemento
Bocciato il piano casa

Dopo anni di espansione edilizia, in cui il Comune del centro lago è stato indicato come «maglia nera» per la difesa del territorio, sembra profilarsi ora un cambio di registro. A colpire, nello specifico, sono le motivazioni addotte al provvedimento della maggioranza, che parlano di una realtà connotata da peculiarità storiche e paesaggistiche da difendere, e di territorio come bene da valorizzare. Il piano «è da ritenersi inattuabile sulle sponde del lago di Como, che rischierebbero di essere deturpate

MENAGGIO L’amministrazione di Menaggio ha deciso: stop al Piano casa su tutto il territorio comunale. Dopo anni di espansione edilizia, in cui il Comune del centro lago è stato indicato come «maglia nera» per la difesa del territorio, sembra profilarsi ora un cambio di registro. A colpire, nello specifico, sono le motivazioni addotte al provvedimento della maggioranza, che parlano di una realtà connotata da peculiarità storiche e paesaggistiche da difendere, e di territorio come bene da valorizzare. Il piano casa «è da ritenersi inattuabile sulle sponde del lago di Como, che rischierebbero di essere deturpate. La scelta dimostra una sensibilità particolare per la salvaguardia del territorio che questa amministrazione vuole dimostrare, già per altro anticipata dalla modifica alle norme attuative della legge comunale del dicembre scorso», commenta Francesco Guaita, assessore all’urbanistica. Se questo fosse davvero l’inizio, in futuro non troverebbero più spazio progetti impattanti come le cento villette dei Nanch, le torri di Sonenga o gli insediamenti sotto la Crocetta. Questo atto non è comunque bastato a riavvicinare l’opposizione, che non ha partecipato al voto in consiglio. Gianluca Pedrazzini, capogruppo, ha espresso «grande soddisfazione perché la giunta ha accolto una nostra proposta. È una vittoria del paese. Se questo è frutto di un ripensamento rispetto al passato ben venga. Temiamo però che, formalmente, non sia legittima l’esclusione dell’intero territorio e che ci si esponga a un eventuale ricorso amministrativo che potrebbe comportare l’effetto contrario».

© RIPRODUZIONE RISERVATA