Via piante e rifiuti
Il Palababele è <nudo>

Dopo anni di abbandono, ripulita l'area attorno al palasport incompiuto. La pulizia necessaria per procedere alla demolizione e alla progettazione del nuovo palazzetto

CANTU' Il Palababele a nudo. Come non lo si vedeva da anni, in tutta la sua incompiutezza, ma comunque con un certo fascino. Senza più le fronde delle fitta vegetazione che lo celavano – per quanto possibile – alla pubblica vergogna. La foglia di fico è caduta in questi giorni, con il repulisti generale "ordito" dall’impresa bresciana Turra, che avrà l’onere di costruire un nuovo palazzetto, dopo che la piramide del Palababele sarà abbattuta. Le ruspe hanno cancellato sterpaglie, rovi e fusti di robinie. Piante cresciute fino a quattro metri d’altezza in tutti questi anni di incuria e abbandono.
La pulizia è un primo passo che prelude alla demolizione, ma servirà ai progettisti per poter effettuare tutti i rilievi necessari alla predisposizione del progetto definitivo, del nuovo palasport. Nei detriti accatastati si legge la storia del palazzetto mai finito: un triste racconto tracciato da bottiglie di birra, sacchi della spazzatura, sacchetti e taniche di benzina. Dall’esterno si vedono persino i graffiti interni. Anni e anni di murales. Opere di writers, vandali e artisti della bomboletta. Non mancano altre stravaganze. C’è una stanza adibita a loculo per rottami, dove riposa l’ossatura di un motorino. Ruote di camion. Prossimo passo: la demolizione. Quando, è ancora da decidere. Forse prima dell’inverno.

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