Estorsione ad Alserio:
arrestato l'assessore Fruci

Nei guai anche il comandante dei vigili, denunciato dai carabinieri di Cantù

ALSERIO - L'assessore al Turismo e Tempo libero del comune di Alserio in carcere per estorsione e il comandante dei vigili denunciato per concorso in estorsione.
Questo l'esito dell'operazione dei carabinieri della stazione di Cantù che ha portato all'arresto di Giovanni Fruci, 50 anni, fermato mentre aveva appena intascato 700 euro, il frutto dell'estorsione ai danni di un dipendente dell'Econord (l'azienda che si occupa del ritiro e dello smaltimento dei rifiuti).
Da quanto hanno ricostruito gli inquirenti, l'assessore aveva cercato di estorcere 4mila euro alla vittima, minacciandola di denunciarlo e di fargli passare "seri guai penali" per un episodio, un incidente stradale che il dipendente dell'Econord aveva rischiato di causare con il suo Piaggio Porter il 16 settembre mentre effettuava il giro di ritirio dei rifiuti. Il netturbino aveva sostanzialmente sfiorato ma non investito lo stesso Giovanni Fruci la mattina di quel giorno mentre, sotto la pioggia, camminava in via Roma: l'assessore lo aveva poi costretto a seguirlo in municipio per "mettere a posto la faccenda".
La richiesta estorsiva era stata formulata all'interno del Comune in presenza del comandante dei vigili di Alserio, che aveva redatto un verbale di dichiarazioni spontanee della vittima (l'assessore aveva fatto credere all'uomo che si trattava invece di una formale denuncia nei suoi confronti e che era pronto a utilizzarla).
La "contrattazione" aveva poi fatto calare la cifra da 4mila e 700 euro e ieri mattina, di fronte alle poste di Orsenigo, quando la vittima si è presentata e ha consegnato il denaro all'assessore, sono spuntati anche tre carabinieri in borghese della stazione di Cantù che hanno arrestato Fruci per estorsione e lo hanno trasferito al carcere Bassone. La posizione del comandante dei vigili, che non era presente allo scambio e aveva redatto un verbale fedele all'accaduto il 16 settembre, è stata giudicata meno grave e, quindi, è stato denunciato a piede libero per concorso in estorsione.
La vittima, un netturbino di Meda (Milano) della Econord, nei giorni scorsi si era rivolto ai carabinieri di Cantù su consiglio degli stessi dirigenti dell'azineda ai quali l'uomo aveva riferito la vicenda.
G. d. V.

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