Se si parla di redditi,
Valli primo cittadino

Diffusi dal Comune i dati sui redditi riferiti al 2008 dei politici consiglieri, assessori e alcuni amministratori delle società di Palazzo Cernezzi, così come previsto dall’operazione trasparenza voluta dal ministro Renato Brunetta

COMO Se si parla di reddito, il primo cittadino non è più primo. Ieri sono stati diffusi dal Comune i dati sui redditi riferiti al 2008 dei politici consiglieri, assessori e alcuni amministratori delle società di Palazzo Cernezzi, così come previsto dall’operazione trasparenza voluta dal ministro Renato Brunetta. Partiamo dai politici e vediamo la loro dichiarazione dei redditi dalla più alta alla più bassa.
Al primo posto, in teoria, ci sarebbe l’avvocato Enrico Gelpi, ex consigliere del Pdl, che ha dichiarato 259mila euro lordi. Poiché Gelpi si è dimesso un mese fa la palma del più “ricco” spetta al consigliere di Area 2010 Dario Valli, di professione architetto, con 207mila euro dichiarati. Segue il sindaco-commercialista Stefano Bruni, con 198.951 euro. La consigliera di Lista per Como, Roberta Marzorati, pediatra, ha dichiarato 117.57 euro; l’assessore leghista Diego Peverelli, imprenditore, 116mila euro; Mario Lucini del Pd, geologo, 88.665 euro; Gianluca Lombardi (Pdl), consulente informatico, 83.664 euro; l’assessore Enrico Cenetiempo, proprietario di un bar, 69.894 euro; Ezia Molinari, neo vicesindaco, pensionata con incarico di direttrice scolastica, ha dichiarato 68.904 euro; Sergio Gaddi, assessore e commercialista, 64.562 euro; Alessandro Rapinese (Area 2010), agente immobiliare, ha dichiarato 62.397 euro; Veronica Airoldi, vice capogruppo del Pdl,  funzionaria dell’Ance di Como, ha dichiarato 61.947 euro; Mario Molteni (Lista per Como), funzionario di banca, 61.065;  Bruno Saldino (Pd), preside del Liceo Volta, 60mila; Stefano Rudilosso (Pdl), responsabile relazioni esterne di Api, 56.873; Francesco Fragolino (Pd), funzionario Inps, 48.708; l’assessore Anna Veronelli, docente universitario, 41.628 euro; Vittorio Mottola (Pd), insegnante di educazione fisica, 38.250; Michele Alogna (Pdl), impiegato in prefettura, 37.313; l’assessore Francesco Scopelliti, funzionario Inps, 34.929; Domenico Serrentino (Pdl), consulente finanziario, 33.904; Federica Simone, praticante legale, 33.838; Marco Butti (Pdl), dipendente in un’azienda marketing, 32.490 euro; Vincenzo Sapere (gruppo misto) e Donato Supino (Prc), pensionati, 29mila euro; Francesco Pettignano, funzionario dell’ufficio del lavoro, 29.725; Pasquale Buono (Pdl), impiegato al catasto, 28.158 euro; Gianmaria Quagelli (Pdl), pensionato, 24.135; Silvia Magni (Pd), insegnante supplente, 18.683; infine Nicola Belcastro (Pdl), pensionato, 17.430.
Alcuni consiglieri e assessori non hanno ancora consegnato la loro dichiarazione. Mancano all’appello: i leghisti Gimapiero Ajani (ingegnere), Guido Martinelli (impiegato nell’amministrazione provinciale), Emanuele Lionetti (commerciante) e l’assessore Maurizio Faverio (agente di commercio per una ditta tessile); i consiglieri del Pdl Claudio Corengia (avvocato), Arturo Arcellaschi (commerciante), Piercarlo Frigerio (dipendente dell’amministrazione provinciale), Mattia Caprile (libero professionista), Pierangelo Gervasoni (agente immobiliare), Stefano Molinari (libero professionista), Mario Pastore (consulente aziendale), Nadia Tettamanti (pensionata), Roberto Tenace (assistente parlamentare) ed Etta Sosio (imprenditrice). Tra i consiglieri d’opposizione mancano i redditi del commercialista Luca Gaffuri, del medico Gianni Imperiali, dell’avvocato Marcello Iantorno, del vicepreside Bruno Magatti. Infine mancano le dichiarazioni dei due consiglieri del gruppo misto Luigi Bottone e Carlo Ghirri.
Mariano Montini, presidente di Csu, ha dichiarato 101mila euro; Marco Benzoni, direttore di Csu, 83mila euro, Andrea Coppa, presidente di Comodepur, 58.250 euro.
Dario Alemanno

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