Erba, «il Buco del Piombo
deve essere riaperto ma ci serve aiuto»

Il sindaco interviene dopo la diffida della proprietà «Chiederemo alla Regione un intervento concreto»

«Il Buco del Piombo va riaperto, ma da soli non ce la faremo. Chiediamo aiuto a Regione Lombardia». Il sindaco Veronica Airoldi interviene a seguito della diffida inviata ai Ragni di Lecco da parte della famiglia Sossnovsky, intenzionata a mettere fine agli accessi e alle arrampicate in grotta. Riaprire al pubblico è l’unica soluzione anche per Roberto Sala dello Speleo Club Cai Erba: «Entrano un sacco di persone, servono regole chiare».

La grotta erbese, chiusa nel 2011 a seguito di un crollo sulla scala d’ingresso, è oggetto di una diffida recapitata nei giorni scorsi ai Ragni di Lecco, come riferivamo sull’edizione di ieri: la famiglia Sossnovsky, proprietaria di parte del sito ipogeo, invita a non percorrere più la scala d’accesso (chiusa da un cancello) e a non arrampicare sulle pareti circostanti. Ma il vero problema non è rappresentato tanto dai Ragni, che sono conoscitori e amanti della montagna, quanto piuttosto dalle persone comuni che scavalcano il cancello e vanno a farsi un giro all’interno della grotta.

«Un vizio - conferma Roberto Sala dello Speleo Club Cai Erba - molto diffuso, come dimostrano i resti che troviamo puntualmente in zona. Mi hanno detto che alcune persone entrano utilizzando lo smartphone come torcia, incuranti dei pericoli: rischiamo che qualcuno si faccia male. L’ordinanza del 2011 viene puntualmente violata, ma sul posto non c’è alcun cartello di avviso: la prima cosa da fare, in attesa della riapertura, è segnalare questo divieto».

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