Acqua a Camnago Volta
Tavernerio frena a tutta

Il sindaco: «Incontro con Bruni, ma nessun accordo, né concessione»

L’acqua del vicino è sempre la più fresca. O, se non altro, quantomeno c’è. Se a questo assunto aggiungi che, attorno a Tavernerio, tre dei Comuni confinanti hanno manifestato a varie riprese difficoltà di approvvigionamento idrico, è facile intuire quali siano le pressioni sul sindaco Gianni Rossini per ottenere un po’ dell’acqua che circola nel suo acquedotto. L’ultima richiesta, in ordine di tempo, è quella di Como, che ha chiesto di potere collegare alla rete di Tavernerio le abitazioni di Camnago Volta, altrimenti spesso e volentieri tristemente all’asciutto. A inizio anno - precisamente lo scorso 28 gennaio - ci aveva provato anche Albese, che aveva invano presentato una richiesta («a cui non abbiamo mai ricevuto risposta», commenta piccato l’assessore Paolo Di Adamo) per allacciare la sua rete in caso di emergenza, situazione di crisi peraltro verificatasi un paio di mesi più tardi con il blocco dell’erogazione dell’acqua per oltre 40 ore. Che dire, poi, di Montorfano, che per anni ha goduto di un by-pass per portare acqua ai suoi cittadini? A dispetto delle notizie trapelate nei giorni scorsi, però, Tavernerio non è affatto intenzionato a dare acqua a destra e a manca. Anzi, a giudicare da quanto detto da Rossini nel corso dell’ultima assemblea cittadini, l’idea è tutt’altro che stata presa in considerazione.

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