Agriturismi e hotel nelle cascine
Cantù, nuovo scontro sul parco

I fabbricati rurali potranno essere abbattuti con l’ok della Soprintendenza

Gli ambientalisti si mobilitano. Il Comune: «Nessuna devastazione»

L’amministrazione parla di “rigenerazione urbana”, e sprona a non considerare più tabù gli interventi sulle cascine.

Ma scorrendo il piano di governo del territorio si legge che di interventi ne sono contemplati parecchi.

Compresa la possibilità di recintare le proprietà e di realizzare strade asfaltate larghe quattro metri che potrebbero correre dove oggi a correre è la brughiera.

Non troppo diverso da quanto era previsto nel vecchio piano di governo del territorio targato Tiziana Sala, adottato tra le urla dei ragazzi che avrebbero poi dato vita a Cantù Rugiada e revocato dall’attuale maggioranza.

Le critiche allo strumento urbanistico che dovrebbe venire approvato nei mesi a venire, per questo, non mancano. Il Partito democratico, Giovani democratici, la lista Oggi per Domani, Partito socialista e poi Movimento Cinque Stelle hanno depositato 18 dettagliate osservazioni al pgt. E stanno già lavorando con Legambiente, Comitato per il parco regionale della Brughiera e Cantù Sostenibile su altri temi legati alla salvaguardia ambientale.

Al primo posto il destino l’area che dovrà essere tutelata dal parco regionale della brughiera briantea, parco che ancora non esiste e quindi ancora non può tutelare, il cui cuore sarà Santa Naga. E quello delle cascine, di destino. Trentasette quelle censite, dove le funzioni previste, oltre alla residenza, sono agriturismi, strutture ricettive di tipo alberghiero ed extra alberghiero, uffici e studi professionali. Sarà possibile demolire integralmente le cascine, e quindi realizzare strade asfaltate larghe 4 metri per accedere alle stesse.

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