Alitalia, si spacca il fronte del no
"Pronti ad ogni tipo di azione"

Al termine dell'assemblea di piloti e hostess, il fronte del no al piano Colaninno si è spaccato. La richiesta sul tavolo era la cancellazione dell'accordo firmato con il governo alla fibne di ottobre. Intanto il commissario Fantozzi ha iniziato l'esame dell'offerta Cai

Il fronte del "no" di piloti e assistenti di volo ma anche del personale di terra di Alitalia è pronto con una risposta decisa e ferma pur di cancellare l'accordo con Cai, siglato venerdì scorso a palazzo Chigi da Filt, Fit, Uilt e Uglt. Per evitare iniziative dure, Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl aspettano una riconvocazione da parte di Cai e Governo.
Il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, ha intanto avviato l'esame dell'offerta di Cai per l'acquisizione della parte buona della compagnia. Offerta vincolante e irrevocabile fino al 30 novembre che prevede, tra l'altro, l'assunzione degli obblighi derivanti dal Programma Millemiglia e Alicorporate.
La risposta potrebbe arrivare in settimana: il corrispettivo dovuto e le modalità e i termini di pagamento saranno comunicati - ha fatto sapere Fantozzi - dopo che il perito indipendente nominato dal Ministero dello Sviluppo economico (Banca Leonardo) avrà trasmesso la perizia. L'offerta presentata da Cai, rende noto ancora Fantozzi, sarà oggetto di una istruttoria, anche con l'ausilio dell'advisor finanziario della procedura, e sarà sottoposta alle Autorità competenti.
Focus, intanto, questa settimana, sulle possibili sinergie fra la Nuova Alitalia e British Airways, dopo l'analisi fatta da tecnici di Cai, Alitalia e AirOne con Lufthansa la settimana scorsa e con Air France-Klm in quella precedente. L'esito della scelta del partner straniero è atteso per la metà di novembre.
Assemblea rovente, («lunga, tesa e complicata» è stata definita dal segretario nazionale dell'Sdl Andrea Cavola), di oltre un migliaio di lavoratori di Alitalia e AirOne a Fiumicino, a cui i rappresentanti delle cinque sigle hanno spiegato le ragioni del no alla firma all'accordo del 31 ottobre su contratti e criteri di selezione proposti da Cai. Il fronte ha rischiato di rompersi dopo le contestazioni con fischi e urla contro il presidente dell'Anpav, Massimo Muccioli, che ha lasciato l'assemblea affermando che «è stato organizzato in maniera scientifica un agguato nei confronti del sottoscritto e nei confronti della mia sigla», che conta 580 iscritti fra gli assistenti di volo. «Questa assemblea non è espressione reale della totalità della categoria o del pensiero dei lavoratori, ma è una espressione pilotata». Una versione ridimensionata da Cavola che ha definito «dissenso» quello che si è levato dalla mensa di Fiumicino e che ha espresso a Muccioli la solidarietà delle altre sigle presenti. Al presidente dell'Anpav è arrivata solidarietà anche dai sindacati confederali e dall'Ugl.
La mozione dell'assemblea prevede anche che siano messe in campo tutte le azioni utili per «il ripristino di corrette relazioni industriali e sindacali con chi rappresenta realmente i voleri dei lavoratori di Alitalia appartenenti alle tre categorie: terra, assistenti di volo e piloti». Inoltre, è stato dato mandato alle organizzazioni sindacali e alle associazioni professionali «di trattare con Cai e il governo per l'ottenimento della massima tutela occupazionale, anche mediante il ricorso ad un esteso part-time». Viene infine «rifiutata ogni forma di stesura dei contratti collettivi di lavoro unilaterale e non condivisa», e, allo stesso tempo, si indica la necessità di «indire frequenti assemblee per aggiornare i lavoratori sulla situazione e per prendere le decisioni conseguenti».
L'assemblea dei lavoratori di Alitalia e AirOne chiede anche che la Filt Cgil ritiri la firma al 'lodo Lettà viste le dichiarazioni più volte rilasciate dall leader della confederazione Guglielmo Epifani sul concetto di democrazia e di rappresentanza sindacale.

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