Alpini contro Islam e Comune
per il Ramadan in Spina Verde

Palazzo Cernezzi concede il Parco delle Rimenbranze per la preghiera. E le penne nere s'infuriano

COMO Il Comune ha negato alla comunità islamica di Como la concessione di piazza Atleti Azzurri d’Italia per la preghiera nel mese di Ramadan. La decisione è stata presa ieri nella riunione di giunta. E già imperversa la polemica. L’area richiesta dai musulmani comaschi intralcerebbe, secondo l’esecutivo di Palazzo Cernezzi, la normale attività dell’Elisoccorso. Il Comune ha ribadito, invece, la possibilità di concedere il Parco delle Rimembranze.

L’opposizione, però, insorge. «È evidente - afferma Luca Gaffuri, capogruppo del Pd - che l’amministrazione si sta arrampicando sui vetri: sappiamo bene che l’Elisoccorso è stato trasferito a Lazzago e da parecchio tempo a Muggiò non decolla né atterra alcun elicottero». Anche quest’anno per gli islamici comaschi si prospetta un mese di Ramadan tra mille polemiche. Tanto più che l’associazione degli Alpini di Como fa sapere: «Siamo contrari al fatto che gli arabi preghino nel Parco delle Rimebranze. Quello è un luogo dedicato alla memoria dei caduti. Abbiamo faticato tanto a sistemarlo». Lo stesso sindaco Stefano Bruni ha dichiarato: «Da parte del Comune c’è piena disponibilità a consentire l’utilizzo del Parco delle Rimembranze (a Camerlata) per le preghiere del Ramadan, ma la piazza Atleti Azzurri d’Italia non può essere concessa perché gli spazi sono utilizzati dal servizio di Elisoccorso che non può essere fermato o subire limitazioni». Dall’opposizione di centrosinistra piovono le accuse. È Gaffuri, capogruppo del Pd, a tuonare contro la decisione dell’esecutivo: «Lo spazio richiesto dagli islamici è lo stesso su cui pregano una volta a settimana. È comodo perché è servito dai mezzi pubblici, non come il Parco delle Rimembranze. Non si capisce perché debba essere negato accampando la scusa dell’attività dell’Elisoccorso che sappiamo bene essersi trasferito. È una scusa bella e buona e dimostra quanto l’amministrazione si stia arrampicando sui vetri». Da circa due anni, in effetti, l’Elisoccorso ha traslocato nel piazzale di Lazzago a seguito della protesta dei residenti di Muggiò che si erano lamentati dei disagi causati dal decollo e dall’atterraggio dell’elicottero.  Il direttore del 118 di Como, Mario Landriscina, ha confermato che «è parecchio tempo che ci siamo trasferiti a Lazzago, tuttavia l’opzione di Muggiò deve restare disponibile in caso di emergenza». Landriscina ha poi aggiunto: «Negli ultimi sei mesi è capitato una o due volte che il nostro elicottero dovesse servirsi dello spazio di Muggiò. Sono episodi occasionali».

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