"Ambiente, scienza e tecnologia:
l'America sarà di nuovo il n.1"

Barak Obama ha completato la sua squadra di esperti scientifici annunciando che la difesa dell'ambiente e la ricerca scientifica saranno la cifra della sua amministrazione. Obama ha ribadito la volontà di difendere la ricerca libera contro l'ideologia

"E' arrivato il momento di rimettere la scienza in cima alla nostra agenda e lavorare per ridare all'America il primo posto nella scienza e nella tecnologia": il presidente eletto degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato in un discorso radiofonico la politica scientifica della sua Amministrazione, presentando nell'occasione anche i suoi due principali consiglieri in materia.
Si tratta del fisico di Harvard John Holdren e della biologa marina Jane Lubchenco: una scelta che rappresenta una svolta rispetto all'Amministrazione Bush in quanto entrambi sono esperti di cambiamenti climatici e difensori di una decisa iniziativa governativa a favore della riduzione dei gas serra.
"Il riscaldamento globale è un nome infelice: implica un che di graduale, di uniforme, magari anche benigno; ma quel che stiamo vedendo non è nulla del genere, vi sono già dei danni ingenti derivati dai cambi climatici e non è un problema che riguardi solo i nostri figli o nipoti", aveva avvertito Holdren già lo scorso anno.
Holdren occuperà l'incarico di direttore dell'Ufficio della Casa Bianca per le politiche scientifiche e tecnologiche e presiederà il consiglio scientifico del Presidente con il Nobel per la medicina Harold Varmus e il genetista del Mit Eric Lander come vice; Lubchenco guiderà invece l'Amministrazione Nazionale Oceanica ed Atmosferica (Nooa), l'ente che si occupa della maggior parte degli studi federali sui cambiamenti climatici.
"Dall'allunaggio alla sequenza del genoma umano all'invenzione di Internet, l'America è stata la prima ad attraversare le nuove frontiere perché avevamo dei leader che aprivano la strada: leader che non solo investivano nei nostri scienziati, ma che rispettavano l'integrità del processo scientifico", ha ricordato Obama annunciando le nomine.
Il presidente eletto ha sottolineato come la promozione della ricerca non consista soltanto nel fornire le risorse necessarie, ma anche e soprattutto nel proteggere "la ricerca libera e trasparente, assicurando che fatti e prove non vengano oscurate dall'ideologia o dalla politica".
Il compito che attende la squadra scientifica di Obama non è facile, data la sostanziale passività dell'Amministrazione Bush, che per anni ha definito la lotta ai cambiamenti climatici come una "causa liberal", mettendo la sordina alle pubblicazioni che sottolineavano la pericolosità della situazione e privilegiando la politica rispetto alla scienza.

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