«Ambulatorio comunale in centro. Più sicurezza per i medici di base»

Sanità Il sindaco Simone Moretti rilancia: «Alla Casa della Comunità c’è una sala già attrezzata». L’idea per favorire l’utilizzo della struttura: «Qui potrebbero lavorare in condizioni ottimali»

Studi medici sicuri e funzionali, il Comune caldeggia l’utilizzo dell’ambulatorio già attrezzato nella Casa di comunità in piazza Italia. Nella struttura sanitaria gestita da Asst Lariana, al primo piano c’è un ambulatorio pronto per ospitare i medici che dovessero farne richiesta. Il Comune farà da facilitatore per favorirne un utilizzo condiviso al fine di rispondere alla esigenza di ambulatori adeguati, confortevoli e sicuri. L’esigenza di un poliambulatorio comunale è datata, ma sta diventando più forte col pensionamento di diversi medici “storici” e il subentro di “camici bianchi” che non hanno uno studio di proprietà e incontrano difficoltà ad affittare spazi da adibire ad ambulatori anche per i costi di locazione spesso più alti che nel circondario. Gli ambulatori associati presenti in città hanno spazi angusti, con poca privacy, non confortevoli né per i medici, né per i pazienti.

Il Comune si propone di fare da facilitatore per favorire l’uso dell’ambulatorio nella Casa di comunità. I primi passi sono già stati mossi ieri. «Ho incontrato la dottoressa Sally Lotfy Amin Saleh, che riceve i pazienti nell’ambulatorio in via Vittorio Emanuele 45 - spiega il sindaco Simone Moretti - per farle presente che c’è l’opportunità di utilizzare l’ambulatorio, pronto all’uso, allestito al primo piano della Casa di comunità. Lì c’è la sala d’attesa, con la possibilità per i pazienti di aspettare il proprio turno al coperto, senza essere esposti alle intemperie come invece accade nello studio dove ora riceve».

A seguito di alcune minacce e aggressioni verbali ai danni di uno dei due medici che visitava in quello studio, un anno fa per motivi di sicurezza è stato chiuso l’accesso al pubblico alla sala d’attesa. «La dottoressa potrebbe essere la prima a usufruire dell’ambulatorio all’interno della Casa di comunità, che garantisce ai medici di lavorare in condizioni ottimali e sicure e ai pazienti un ambiente confortevole, con l’auspicio che anche altri colleghi valutino la possibilità di condividere questo spazio, alternandosi con gli orari – aggiunge Moretti – Nella riforma sanitaria regionale i medici dovrebbero garantire otto ore alla settimana nella Casa di comunità. Ben venga che qualche medico di famiglia iniziasse almeno per qualche ora a ricevere nell’ambulatorio al primo piano, o facesse la scelta di trasferirsi lì. Se ci fosse la necessità, o volontà di fare un incontro con tutti i medici di famiglia, Asst Lariana e il Comune, per far meglio conoscere l’opportunità di usare l’ambulatorio nella Casa di comunità, diamo la nostra piena disponibilità. Al netto di chi ha fatto altre scelte di studi privati, questa è una soluzione già pronta e concreta».

Parallelamente si lavorerà per individuare uno o più spazi dove i medici possano garantire una presenza qualificata e che segua le nuove indicazioni regionali di associarsi per ottimizzare il servizio. «Aiuterebbe avere un unico spazio con più ambulatori, ben servito e dotato di personale amministrativo a supporto dei medici – conclude il sindaco – Se ci fosse la necessità, non è escluso che nella ristrutturazione del secondo piano della Casa di comunità si possano ricavare altri spazi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA