Ancora guasti, TrenItalia nella bufera
E la Svizzera minaccia di rompere i contratti

Saltata l'ennesima corsa da Como a Milano delle 7.42, il Cisalpino delle 8.11 in ritardo di 20'. I pendolari protestano

Ancora ritardi, ancora treni cancellati. E la rabbia dei pendolari comaschi esplode. Nel mirino finiscono Trenitalia e la società Cisalpino, partecipata in parti uguali dalle Ferrovie italiane e da quelle svizzere. Peccato che queste ultime, a loro volta, critichino pesantemente Trenitalia e si dicano pronte a chiedere una radicale revisione del contratto. Tutti contro tutti, insomma. E intanto continuano i problemi lungo le linee principali.
La giornata di ieri, per esempio, non si è aperta nel migliore dei modi per i pendolari in partenza da Como San Giovanni. «Per un guasto al materiale rotabile, è stato nuovamente soppresso il treno delle 7,42 – denuncia Francesco Bari, che lavora a Milano – cioè l’unico che consente di raggiungere il capoluogo prima delle 9». Per di più, «il Cisalpino in partenza alle 8,11 dallo scalo comasco è arrivato a Milano con venti minuti di ritardo». I disservizi non mancano nemmeno per gli svizzeri. Ieri il Cisalpino delle 13,09 da Zurigo per Milano (arrivo previsto alle 16,50) è stato cancellato a causa di un «guasto tecnico» e sostituito da un Intercity. Problemi anche nel pomeriggio: il Cisalpino in partenza alle 17,10 da Milano centrale e diretto a Zurigo (con fermata a Como) ha accumulato un ritardo di circa 25 minuti.

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