Arosio: «Felice, ma piedi per terra
Ora farò chiarezza sulla moschea»

Il leghista rieletto sindaco dopo 15 anni: «Ora viene il bello». La conferma: «Il mio primo atto riguarderà il capannone di via Milano»

Per due settimane, quelle del ballottaggio, Edgardo Arosio i suoi hanno continuato a ripetere che credere di aver già vinto, nonostante l’ampio vantaggio, sarebbe stato l’errore peggiore, e che si sarebbe ripartiti dallo zero a zero. Alla fine la partita è stata dura davvero: il che ha reso forse ancora più bella la notizia della vittoria, arrivata come una liberazione domenica notte a proclamarlo primo cittadino per la seconda volta dopo 15 anni dal suo mandato, dal 1997 al 2002.

Ad annunciarla, prima dei dati ufficiali, l’arrivo al salone dei convegni dello stesso Arosio, accolto dalla gioia dei suoi. Leghisti in testa. Ora comincia il bello, ha subito dichiarato. Perché forse fare il sindaco è come andare in bicicletta, non si dimentica: ma per pedalare e arrivare lontano bisogna ritrovare il fiato.

. In questi mesi Arosio ha dichiarato che il suo primo atto sarà occuparsi del capannone di via Milano, la moschea: «Certo. voglio capire a che punto è l’analisi della situazione da parte delle forze dell’ordine e confrontarmi con loro. E’ un tema importante, di grande attualità, e voglio che sia fatta chiarezza»

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