Asili nido solo per comaschi doc:
"L'80% dei posti agli italiani"

Un emendamento di An presentato in consiglio comunale ridimensiona i posti a disposizione per gli extracomunitari. L'opposizione di centrosinistra dà battaglia. Giovedì il dibattito continua

Almeno l’80% dei bimbi che frequentano gli asili nido di Como dovrà essere italiano o comunitario, mentre gli extracomunitari potranno essere, al massimo, il 20%. È quello che prevederà il nuovo regolamento per le scuole della prima infanzia (in discussione e approvazione in consiglio comunale) qualora fosse approvato l’emendamento proposto da Alleanza Nazionale nell’ultima seduta di martedì sera. L’ipotesi che la proposta venga approvata non è lontana anni luce. Tutt’altro, visto che il sindaco Stefano Bruni l’ha avallata in sede di dibattito. Un tetto minimo dell’80%, però, richiederebbe una ristrutturazione. All’istituto di Camerlata i figli di immigrati sono il 63%. Che fine faranno i bimbi in eccesso? Semplice: saranno sparpagliati nelle altre strutture cittadine. Con disagi, però, per i genitori che li devono portare all’asilo. Su questo punto, e molti altri, l’opposizione di centrosinistra ha dato battaglia e non ha ceduto di un millimetro contro la proposta di An presentata da Claudio Corengia. Il consiglio è andato avanti oltre l’una di notte e si è concluso senza un nulla di fatto.Giovedì 12 il dibattito torna in aula.

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