Atterraggio d’emergenza in Libia
Odissea per una coppia di Cagno

I coniugi Turba erano partiti sabato sera da Malpensa diretti a Zanzibar

Rimasti bloccati per ore a Bengasi sono stati fatti rientrare per poi ripartire

Si è trasformato in un’odissea il viaggio, per una breve vacanza a Zanzibar, dei coniugi Carlo Turba e Nuccia Nina, residenti in paese. Erano partiti dall’aeroporto di Malpensa alle 23 dell’altra sera con un aereo della compagnia Meridiana diretto a Mombasa, che avrebbe fatto scalo a Zanzibar. All’incirca due ore dopo la partenza, si è verificata un’avaria a un motore.

«Verso un quarto all’una abbiamo avvertito una forte vibrazione, l’aereo tremava tutto – racconta Carlo Turba – Non ci siamo resi conto subito di quello che fosse successo. Il tutto è durato circa un minuto, poi il comandante ci ha comunicato che, a causa di un problema a un motore, l’avevano spento e che avrebbero proceduto a un atterraggio d’emergenza. Ci ha tranquillizzato, dicendoci che l’aereo avrebbe potuto viaggiare anche con un solo motore ma che, per ovvie ragioni di sicurezza, di lì a poco saremmo atterrati all’aeroporto di Bengasi».

Con il fiato sospeso, una decina di minuti dopo erano a terra, sani e salvi, ma le loro traversie erano soltanto all’inizio. I circa 270 passeggeri a bordo dell’aereo sono rimasti bloccati sulla pista d’atterraggio per l’intera nottata, senza possibilità di trovare conforto in aeroporto. Aereo controllato a vista dai miliari libici.

«Le autorità locali non hanno dato l’autorizzazione a scendere in aeroporto – prosegue Turba – Pertanto siamo rimasti tutta la notte sull’aereo. Intorno alle 9.30 ci hanno accompagnati in un hangar e lì siamo stati assistiti al meglio dai militari libici, non altrettanto dall’equipaggio di Meridiana, subito sparito».

Nell’hangar i passeggeri hanno atteso per ore, convinti di ripartire in serata per Zanzibar, invece alle 16 hanno scoperto che sarebbero dovuti rientrare in Italia con due voli speciali predisposti da Meridiana e ripartiti subito dopo per Zanzibar.

«Dopo l’atterraggio d’emergenza, ci era stato chiesto se volessimo proseguire il viaggio verso Zanzibar o rientrare in Italia – aggiunge Turba – Pressoché la totalità ha espresso la volontà di continuare la vacanza, tant’è che ci era stato comunicato che in serata (alle 22.30) sarebbe arrivato un aereo mandato da Meridiana per condurci a Zanzibar». Quando sembrava salva la vacanza, il “no” del direttore dell’aeroporto di Bengasi, trattandosi di un aeroscalo non abilitato per il volo notturno. Alle 13 di ieri è partito un aereo da Verona e venti minuti dopo un altro da Olbia, entrambi diretti a Bengasi, dove sono arrivati intorno alle 16 e ripartire per l’Italia verso le 17. Alle 19 circa i coniugi Turba sono atterrati all’aeroporto di Malpensa e ripartiti in serata per Zanzibar. La trentina di passeggeri che si era maggiormente spaventata durante l’avaria ha preferito rinunciare alla vacanza.

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