Basta con lusso e Billionaire?
Briatore contesta i ricchi "pentiti"

La "generazione Billionaire" non va più: la Santanché predica il pentimento e il premier preferisce il centro commerciale ai luoghi esclusivi della Costa Smeralda. Ma Briatore non ci sta: solo invidia

E' l'estate della crisi e dei pentimenti. La Santanchè "scarica" il suo Billionaire e dice basta con l'ostentazione del lusso.Idem il premier Silvio Berlusconi le cui antenne estremamente sensibili hanno fatto percepire che il mostrare la propria opulenza in tempi di crisi economica acuta delle famiglie potrebbe rivelarsi controducente.
Così Berlusconi invece della piazzetta di Porto Rotondo il presidente del Consiglio ha preferito andare in un centro commerciale, a fare spese come la gente comune.
Ma tutto questo "pentimento" non è gradito dal team manager della Renault, Flavio Briatore  che non ci sta e si ribella alle critiche e alle etichette da 'cafonal chic' che gli sono piovute addosso questa estate: "Solo invidia", controbatte dalle colonne di Panorama.
Da settimane infatti, Briatore è bersagliato: c'è chi lo accusa di sfarzo esibito, chi di cattivo gusto, chi di svilire la Sardegna con i "cafoni arricchiti" che riempiono il suo Billionaire; persino l'amica nonché socia Daniela Santanché attacca le sue serate esagerate.
Briatore risponde a tutti. La storia dei gavettoni contro il suo gommone che invadeva una delle spiagge pubbliche più belle? Tutto finto, una montatura: "C'era un paparazzo pronto a scattare. E quelli che scagliavano gavettoni erano solo quattro", liquida così la questione Briatore. Allo stilista Roberto Cavalli non piace il Billionaire? La replica del patron del famoso locale è velenosa: "Mi stupisce, visto che sua moglie Eva c'è sempre".
Briatore non risparmia nemmeno la Santanché: "Daniela deve avere preso troppo sole. Anche se credo che il suo sia un problema politico. Quello che dice è assurdo". E quindi per Briatore - questa è la sua ultima parola - gli attacchi alla sua estate esagerata e 'cafona' sono solo "invidia. Il vero cancro dell'umanità".

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