"Basta con l'Italia dei rifiuti"
Il Bel Paese della Brambilla

Il nuovo sottosegretario al Turismo, Michela Vittoria Brambilla sta preparando una task force per rilanciare l'immagine dell'Italia cmpromessa dalla crisi e dal caos rifiuti. Fra i primi punti un incontro con i commercianti partenopei e con i tour operato internazionali. Ma anche per ricominciare "a vendere l'Italia agli italiani" ha spiegato

Una task force per rilanciare l'immagine dell'Italia nel mondo, compromessa in questi ultimi tempi dal problema dei rifiuti campani e fra qualche giorno a Napoli un incontro con le categorie e tutti gli operatori del settore turistico. Così intende muoversi da subito il sottosegretario di Stato al Turismo Michela Vittoria Brambilla.
Alla sua prima uscita ufficiale in occasione dell'inaugurazione del Centro Espositivo-Informativo per il 150^ anniversario dell'Unità d'Italia del Vittoriano, la Brambilla punta a un'azione ad ampio raggio che tocchi i numerosi punti dolenti del comparto turistico nazionale, l'unico però in grado, ha spiegato, "di raddoppiare il fatturato".
"Noi non siamo secondi a nessuno per ricchezze di eccellenze di storia, arte, cultura, enogastronomia, design, moda - ha detto il sottosegretario -. Ora l'immagine dell'Italia ha perso un po' di smalto, un trend iniziato da qualche anno e la questione dei rifiuti campani, finita sulle prime pagine dei giornali stranieri, ha inferto un duro colpo".
Da qui la necessità e la priorità di "sostenere, promuovere e rilanciare l'immagine di un paese dalle grandi ricchezze".
E quindi "l'istituzione di un'unità dedicata, con sue risorse e sue strutture, che lavorerà partendo ovviamente anche dalla Campania e da Napoli - ha annunciato il sottosegretario - dove mi recherò entro pochi giorni per un incontro con tutti gli operatori del settore e le categorie". 
Fra le altre iniziative in programma quelle "per recuperare il filo di tutti quegli snodi che collegano il nostro paese ai tour operatori internazionali, che decidono il flusso di milioni di visitatori l'anno". Ma anche "per ricominciare a vendere l'Italia agli Italiani, che costituiscono il 60% del turismo nazionale".

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