Berdini: «Siamo sulla buona strada»

Intervista «La prima di campionato è sempre un po’ rischiosa, ed è sempre un po’ difficile da interpretare»

E pensare che fino all’ultimo è stato in dubbio. Ma a guardare il contributo, bene ha fatto lo staff medico della S.Bernardo Cantù a dare il nulla osta e quello tecnico a schierarlo contro l’Urania Milano.

Era in dubbio, Nicola Berdini. Del resto, arrivava da quasi un mese di stop, per via di una lesione al bicipite femorale. I segnali erano positivi, ma il primo vero allenamento con la squadra l’ha fatto solo venerdì.

Alla fine, il giovane play classe 2003 di Civitanova Marche è sceso in campo al Palalido. È entrato dopo 7’ di gioco nel corso del primo quarto, è stato sul parquet in tutto 18 minuti e ha segnato 13 punti.

Un tiro tentato e segnato da 2, 2/5 da 3, 5/5 ai liberi, numeri impreziositi anche da 3 rimbalzi e un assist.

Del resto, Sacchetti lo ritiene un punto di forza della squadra e non un semplice comprimario. Quando ne ha parlato, l’ha fatto sempre in termini positivi: non parliamo di un ragazzino per completare il roster, ma di un cestista che da due anni calca da protagonista i parquet della A2, è il play della Nazionale Under 18. Venezia, la sua società, lo sta facendo crescere. E il suo ritorno è coinciso con una vittoria netta.

«Siamo soddisfatti – ammette il play -, perché credo sia stata una grande partita. La prima di campionato è sempre un po’ rischiosa, ed è sempre un po’ difficile da interpretare. Sappiamo che c’è molto da migliorare, ma siamo sulla buona strada».

Non c’è solo il risultato a far sorridere l’ambiente canturino. I primi segnali, dopo l’uscita di scena dalla Supercoppa, sono positivi: «La squadra ha offerto una buona prestazione sotto l’aspetto difensivo, che è quello a cui teniamo maggiormente. Sappiamo che in attacco c’è grande qualità e possiamo trovare canestro facilmente, quindi migliorando la difesa e tenere l’intensità giusta per 40 minuti potremo dire la nostra ovunque».

Anche a livello personale, dopo le settimane di stop, Berdini si ritiene già soddisfatto: «Ho trovato il ritmo giusto, le gambe hanno tenuto bene. Si può solo migliorare».

Non male anche l’esperimento della coppia di play in campo: «È bello giocare in coppia con Rogic, perché ha qualità offensive importanti e può fare benissimo anche la guardia. In più è supporto nel playmaking: è una situazione che stiamo provando, contro l’Urania è andata bene».

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