Boom di vaccinazioni
e primi casi di influenza

Mezza città a letto, ma sono virus parainfluenzali. Il picco a Natale

Costretti a letto proprio durante le vacanze di Natale. Non lo auguriamo a nessuno, ma il rischio è concreto. Secondo gli esperti, infatti, proprio nel periodo compreso tra la fine di dicembre e i primi giorni del nuovo anno si scatenerà l’Australiana. Pochi giorni fa gli esperti dell’Università di Parma hanno isolato il ceppo responsabile del virus influenzale e già si registra qualche caso nel nostro Paese. Per quest’anno si prevede, peraltro, un’epidemia particolarmente aggressiva, visto che le mutazioni del virus sono state importanti e il nostro sistema immunitario rischia di trovarsi impreparato, poiché “a corto di memoria”. I ricercatori, rispetto all’anno scorso, si sono visti infatti costretti a variare tutti e tre i ceppi del virus che sono contenuti nel vaccino antinfluenzale, “sponsorizzato” anche in questi giorni dai medici comaschi. Il direttore del dipartimento Cure primarie dell’Asl, Ugo Brancaccio, ricorda: «La vaccinazione è consigliata alle persone con più di 65 anni, ai bambini oltre i 6 mesi, agli adulti affetti da patologie croniche, a chi convive con soggetti portatori di patologie croniche e ai cittadini che lavorano presso strutture socio-sanitarie».

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