Bruni e la sicurezza: «Poteri di polizia ai sindaci»

Il primo cittadino dopo la firma del patto con altre 15 città: «Più controlli nelle ore notturne, soprattutto fuori dai locali». «Sentirsi protetti dalle istituzioni è una priorità assoluta  per i cittadini, come dimostra il successo elettorale della Lega»

«Più controlli e presidi nelle ore notturne e fuori dai locali pubblici». Sono due delle priorità, in fatto di sicurezza a Como e su cui intende lavorare il sindaco Stefano Bruni. «Ma per garantire ai cittadini più sicurezza – ha aggiunto il primo cittadino – occorre che l’amministrazione comunale abbia più poteri di polizia». Le solite idee del centrodestra? Non esattamente. Anzi, lo stesso chiedono a gran voce diversi altri sindaci di centrosinistra. Non a caso il sindaco di Como si è riunito con gli omologhi di altri quindici capoluoghi italiani a Parma. Insieme hanno sottoscritto l’altro giorno la “Carta per la Sicurezza”. Almeno cinque le richieste che il gruppo di primi cittadini intende portare nelle prossime settimane sul tavolo di dialogo con il ministero dell’Interno: potenziare le funzioni dei sindaci, sostenere economicamente i progetti delle città sulla sicurezza, aumentare l’organico delle forze dell’ordine, introdurre norme specifiche e di certezza della pena per reati di grave allarme sociale, lotta decisa alla clandestinità.

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