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Sabato 03 Gennaio 2009
Camnago, acqua per brindare al 2009
Ce n’è per lavarsi, bere, cucinare. Ma Acsm è ancora al lavoro: «Non finiremo prima di settembre»
Ce n’è in abbondanza, di sera e di mattina, ce n’è per la doccia e per la pasta, ce n’è a sufficienza perché i termosifoni funzionino e perché le lavabiancheria non si brucino, ce n’è dappertutto davvero, sia a Camnago superiore sia, soprattutto, nelle strade in cui non arrivava più da anni, da via Aquileia a via Maestri Campionesi, su alle pendici di Civiglio. Franca Ronchetti, dal giugno 2007 presidentessa di un consiglio di circoscrizione che somiglia più a un piccolo municipio che non a un "parlamentino" di quartiere, sorride soddisfatta: «Del resto - dice - erano mesi che insistevamo con il Comune perchési arrivasse a una soluzione del problema. Ora ci aspettiamo che i lavori continuino».
Le soluzioni adottate dai tecnici di Acsm, che per un paio di settimane hanno lavorato a ritmo serrato nel sottosuolo del piazzale intitolato all’ex parroco Serafino Pozzetti - all’imbocco della cosiddetta passeggiata del tram -, non sono definitive, benché abbiano garantito l’approvvigionamento che i residenti invocavano. Altra acqua dovrà essere pompata da Como o fatta scendere da Garzola, ma si tratterà di un intervento più lungo e difficile, congegnato per garantire il rifornimento anche nei periodi di più prolungata siccità, come i mesi estivi, sui quali rimane qualche dubbio residuo: «E dire - ricorda la signora Mariangela Bollini, "camnaghese" doc - che un tempo l’intera frazione viveva della sola acqua delle sorgenti, che oggi sono in larga misura inquinate». Il paradosso è del resto proprio questo: e cioè che pochi altri quartieri del capoluogo possono vantare, sulla carta, simili "agganci" idrici. Qui l’acqua c’è, c’è nel Cosia, che scivola veloce verso Como, e c’è da sempre nelle falde del sottosuolo che scendono da Civiglio e che oggi si ritrovano inquinate da scarichi fognari non sempre a norma. «Ma c’è anche un problema demografico - ricorda ancora Franca Ronchetti - Del resto vent’anni fa qui vivevano non più di seicento residenti, oggi siamo ben 1640 e i consumi si sono impennati».
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