Cantù in campo. Cagnardi: «Siamo pochi»

Partita Stasera alle 20.30 a Latina al PalaBianchini, per il primo turno infrasettimanale del campionato

Trasferta a Latina per la S.Bernardo, con la necessità già di dover dimostrare qualcosa. Ma arrivano segnali di “Sos” dallo staff tecnico. Si registra infatti una presa di coscienza netta di coach Cagnardi, forse un grido d’allarme, sullo stato attuale della squadra: «Siamo in emergenza». Stasera alle 20.30 al PalaBianchini, per il primo turno infrasettimanale del campionato, è sfida già importante. Come tutte, del resto, ma c’è subito da riscattare la sconfitta interna contro Treviglio. Una sconfitta con un solo punto di scarto, in cui Cantù ha battagliato fino alla fine con una panchina cortissima: senza Cesana, hanno giocato solo in sette. E il giocatore mancherà anche stasera, al suo posto convocato Filippo Clerici del Pgc. Senza contare che anche Bucarelli non è al 100%, per problemi alla schiena.

Il roster corto, chiesto e ottenuto da coach Sacchetti in estate per responsabilizzare maggiormente i giocatori, non sembra però essere troppo gradito a Devis Cagnardi, alla sua terza panchina canturina. L’allenatore, sul tema, è stato molto chiaro: «La squadra pensata in estate ha un difetto dal punto di vista del roster, se calibrato con l’ambizione dichiarata di poter competere per un’intera stagione. Crediamo fortemente in ogni atleta che abbiamo a disposizione ma è lecito, in un campionato lungo e complicato come questo, pensare di poter performare allo stesso livello anche in assenza di uno o più giocatori». Più chiaro di così…

Certamente, ora non è semplice andare sul mercato: «La società è sempre vigile sul mercato e pronta, ma è altresì vero che ora non è facile trovare situazioni adatte o nelle quali poter avere margini di manovra».

In sintesi, si deve fare di necessità virtù, con quanto si ha in casa: «Vogliamo costruire qualcosa con l’intenzione di rendere le basi solide e farci trovare con la giusta mentalità quando il campionato entrerà nel vivo. Chiaramente ci sono partite impellenti da affrontare in una situazione non ideale, ma questa potrebbe essere la prima grande sfida per tutti noi che andrà a costruire quella durezza e quelle convinzioni che saranno poi decisive. Oggi chiedo equilibrio nelle analisi e nelle valutazioni perché siamo un cantiere aperto in un campionato che sta già dimostrando tutta la sua imprevedibilità».

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