Cantù, niente ansia. Sai cosa rischi?

Partita Se domani sera, ancora una volta, la Giorgio Tesi Group riuscisse a battere Cantù sarebbe un problema

Non incrociarsi con Cremona nella griglia playoff? Fatto. Evitare come la peste Udine, sempre una mina vagante? Fatto. Non trovarsi tra i piedi nel cammino la Fortitudo, che è sempre la Fortitudo? Fatto. Mandare dall’altra parte del tabellone Forlì, la prima dopo stagione regolare e seconda fase? Fatto.

Cosa poteva chiedere di più l’Acqua S. Bernardo al finale di stagione? Il fattore campo nell’eventuale finale, pur partendo da terza dopo i primi due giri. Incredibile, fatto anche questo. Mancherebbe però, a questo punto, arrivarci alla finale...

E non sarà facile, viste le ultime due uscite (entrambe con sconfitta) in semifinale contro Pistoia. Da 2-0, sfruttando il fattore campo di Desio, a 2-2 è stato un attimo lungo quarantott’ore, ovvero il tempo intercorso tra una vittoria e l’altra della squadra allenata dal canturino Nicola Brienza. Che, in men che non si dica, ha rimesso in pari la serie, rimandando il verdetto alla sfida senza ritorno di domani sera a Casale, campo neutro per via della squalifica, alle 20.45, per le solite e noiosissime esigenze televisive.

Innegabile che, fuori dal campo, stiano girando tutte bene le cose per Cantù, al di là di quella rischiosa squalifica del campo per due giornate. La Reale Mutua Torino di un altro ex, il tecnico Franco Ciani, ha infatti fatto fuori la Gruppo Mascio Treviglio di Sacchetti junior, facendo passare il fattore campo dall’altra parte del tabellone. Arrivassero in finale, i biancoblù canturini potrebbero contare su tre partite (su cinque) in casa e con una delle gare di squalifica già scontata.

Vantaggio non di poco conto, sommato al fatto che i piemontesi stanno giocando da due gare senza il capitano Niccolò De Vico, che ha rimediato una frattura scomposta delle ossa mascellare e zigomatico e che dovrebbe aver finito la stagione.

Ma fin qui stiamo ragionando su una cosa che deve realizzarsi e tutto quanto detto potrebbe risultare inutile se domani sera, ancora una volta, la Giorgio Tesi Group riuscisse a battere Cantù. C’è un precedente poco incoraggiante per Brienza e squadra, cioè quello dell’anno scorso. Sempre in semifinale, Pistoia andò sotto 2-0 con Verona, salvo poi pareggiare la serie in casa e andare a perdere di misura la bellissima in casa dei gialloblù, poi promossi in A.

Gli amici del Nic, ma quelli sulla sponda brianzola, ovviamente sperano che la storia si ripeta. Perché accada, però, ci vorrà un’altra S. Bernardo. Nell’atteggiamento e nel rendimento. Capace di cambiare volto, passo e giochi anche nella stessa partita. Limitando gli alti e bassi. Evitando il rientro dei toscani in caso di allungo o la fatica di tornare sotto dopo un parziale negativo.

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