Carate: odissea per il gas
Da marzo attendono il metano

Le peripezie di una famiglia canadese trasferitasi sul Lario. Enel gas: "E' anche colpa loro"

CARATE URIO Ronald e Vania Thomson hanno detto «Good bye» a Toronto per Carate Urio, innamorati del lago di Como.Ma di certo ora impiangono una doccia calda, mai mancata né a loro, né - soprattutto - ai loro due figli piccoli, in tutte le precedenti case che, per ragioni di lavoro, hanno abitato in svariate località del mondo. Da maggio, mese del trasloco, i coniugi canadesi vanno avanti riscaldando pentoloni con la bombola a gas o bussando alle porte dei vicini. Perché mai l’avrebbero detto, ma farsi allacciare l’impianto a metano sta diventando quasi un’impresa impossibile, in ballo da sei mesi.
«Nessun rimpianto, anzi - confidano convinti Ron e Vania sbirciando insieme il Lario dal terrazzo della loro incantevole villa - né per noi, né per i nostri bambini». Neppure se vivere in Italia si traduce nel fare a botte tutti i santi giorni con la burocrazia e con mille rimpalli delle società di servizi. Ed Enel gas replica: "In parte la colpa è loro".

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