Caso intercettazioni: tutte le inchieste
di cui non avreste mai saputo nulla

Silenzio su strage di erba e tangentopoli sul turismo
Le conseguenze della riforma Alfano in riva al Lario

Il video diventa all’improvviso nero. Pochi secondi, poi parte la sigla del telegiornale e l’inquietante scritta: edizione straordinaria. Il mezzobusto saluta con la fretta di chi non può perdere tempo in preamboli. «Svolta in un’inchiesta a Como. I carabinieri hanno arrestato Rosa Bazzi e Olindo Romano. Sono accusati di omicidio volontario. Ulteriori informazioni, dopo l’udienza preliminare». Uno scherzo? Nel modo più assoluto, perché se il disegno di legge recentemente scritto dal ministro Alfano fosse stato ideato prima dei fatti di Erba, ben difficilmente avremmo potuto raccontarvi di quella strage, dei sospetti degli inquirenti, dell’arresto dei sospettati, della loro confessione. Le "norme in materia di intercettazioni telefoniche" volute dal responsabile della Giustizia, infatti, non riguarderanno - qualora dovessero incassare il "sì" del Parlamento - solo le "intercettazioni telefoniche", ma rischiano di uccidere per sempre la cronaca giudiziaria.
Recita l’articolo 2 del disegno di legge: «È vietata la pubblicazione, anche parziale o per riassunto o nel contenuto, di atti di indagine preliminare (...) anche se non sussiste più il segreto, fino (...) al termine dell’udienza preliminare». Tradotto: diventerà impossibile fornire informazioni su ogni inchiesta in corso. Anche quando il fascicolo è aperto per omicidio. Anche quando riguarda la pubblica amministrazione.

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