Cattaneo mercoledì dal prefetto
Sceglierà di restare a Como

Rinviata a giovedì la giunta per evitare atti nulli a causa dell’incompatibilità con la carica a Rovellasca. Frantellizzi: «Sentirò il ministero». Traballa il capogruppo della Lega Lionetti

Il braccio di ferro sul nome di Francesco Cattaneo come vicesindaco di Como (al posto di Paolo Mascetti, spedito a Villa Saporiti dopo il licenziamento di Cattaneo da parte del presidente Leonardo Carioni) si chiuderà mercoledì 24. In tarda mattinata è infatti fissato un incontro in prefettura tra Cattaneo e il prefetto Sante Frantellizzi. Sul tavolo ci sarà il nodo incompatibilità tra la carica di vicesindaco e quella di sindaco di Rovellasca. I contorni della questione sono, nero su bianco, nello statuto del Comune di Como e nel Testo unico degli Enti locali. Il primo, all’articolo 70, comma 2, dice testualmente: «Il vicesindaco deve avere gli stessi requisiti richiesti dall’ordinamento per l’elezione alla carica di sindaco». A quel punto bisogna passare all’art. 60 del secondo che prevede l’ineleggibilità per un sindaco già in carica in un altro Comune. In pratica se Cattaneo restasse solo assessore a Como potrebbe continuare a guidare il Comune di Rovellasca (il mandato scadrà in primavera). La fascia di vicesindaco, invece, lo costringe a una scelta tra la carica e Rovellasca.

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