Chiaiano, sì alla discarica
Arrivano esercito e proteste

Il sito di Chiaiano è idoneo a ospitare la discarica: lo ha detto Bertolaso ai sindacim, promettendo garanzie e la necessità che si avvii la raccolta differenziata. A vigilare sul sito sarà l'esercito, ma gli abitanti annunciano nuove manifestazioni

Come temevano gli abitanti e come sperava il governo, arriva il via libera alla discarica di Chiaiano. Lo ha confermato il sottosegretario Guido Bertolaso che in un incontro con gli enti locali  ha anche assicurato una serie di garanzie.
Ma potrebbe non bastare per contenere le proteste degli abitanti. In ogni caso a vigilare sul sito sarà mobilitato l'esercito.
Bertolaso si impegna sulle questioni della viabilità nei dintorni della discarica, e sulla tipologia del materiale che sarà sversato a Chiaiano: in una prima fase immondizia "normale" e niente rifiuti pericolosi,  poi con l'avvio della differenziata arriverà una quantità sempre maggiore di frazione secca, per contenere i disagi.
La realizzazione del sito verrà fatta, ha ribadito Bertolaso,  "a regola d'arte", bonificando prima la cava (che, in quanto ex poligono di tiro, presenta concentrazioni di piombo superiori alla norma): i primi conferimenti di spazzatura sono previsti "entro tre mesi e non prima", ossia il tempo necessario per un allestimento che dia le necessarie garanzie di sicurezza.
"La discarica - è stato  l'impegno del capo della protezione civile - non riceverà più di mille tonnellate al giorno, e si farà in modo che vengano utilizzati solo automezzi piccoli, in determinati orari, i quali quindi diano meno fastidio".
Il via libera alla discarica, insomma, non fa segnare per ora strappi tra le istituzioni: il boccone amaro che i comuni devono accettare viene bilanciato da impegni giudicati importanti, tracciando così un percorso di dialogo per superare le tensioni. Almeno con i sindaci, visto che la prima reazione dei comitati fa segnare ancora annunci di mobilitazioni di piazza.

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