Ciclismo, weekend di caos
«Ma non c’è alternativa»

Caradonna: «Tanto traffico, ma sull’indotto gli effetti sono positivi». Cronaca di una giornata infernale: in tilt anche il trasporto pubblico. Guarda la fotogallery

«È tutto un casino, tutto un casino». Così un vigile commentava la situazione del traffico in città nella giornata di domenica, mentre era alle prese con macchine strombazzanti e automobilisti furiosi. È stata una domenica infernale per chiunque abbia avuto la sventurata idea di prendere l’auto. La viabilità è andata letteralmente in tilt a causa della chiusura delle strade. Chiusura applicata per garantire l’annunciato svolgimento delle due competizioni amatoriali ciclistiche (la Medio Fondo e la Gran Fondo) che, come succede ormai ogni anno il giorno dopo il Giro di Lombardia, hanno richiamato in città migliaia di partecipanti. Insieme alle chiusure sono scattati anche i divieti di sosta temporanei, costati la rimozione forzata a una decina di veicoli. Il caos è iniziato intorno alle 9, cioè quando l’immenso corteo delle due ruote a pedali è partito da piazza Cavour. Fino alle 14 lunghe code d’auto hanno intasato praticamente tutte le strade. Con grande rabbia, ovviamente, degli automobilisti. Anche il trasporto pubblico locale è stato messo letteralmente ko. Persone che attendevano alla fermata del Teatro Sociale il bus della linea 1 diretto a San Fermo hanno aspettato quasi un’ora.
Scenario devastante per la viabilità comasca, ma non si poteva fare nulla per evitarlo. A dirlo è lo stesso assessore alla Mobilità, Fulvio Caradonna.

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Eco di Bergamo Gran fondo e gran traffico