Como a Cittadella: turnover obbligato

La partita Le condizioni di Kone (convocato), Chajia e Mustapha, e le tre partite in otto giorni, pesano sulle scelte La squadra azzurra arriva da due vittorie consecutive, con un successo oggi in Veneto potrebbe spiccare il volo

Tre partite in una settimana. La serie B entra nel vivo davvero se si pensa che da qui a domenica prossima per molte squadre saranno già otto le partite giocate. Per il Como sette, che è comunque praticamente un quinto di campionato. E oggi si va a Cittadella.

La partenza biancoblù è stata tutto sommato soddisfacente in termini di risultati, e anche lineare nella loro conquista. Una sconfitta, un pareggio e due vittorie sono una bella crescita progressiva. E su questo dubbi non ce ne sono. In fondo, non sta pesando nemmeno più di tanto nel bilancio il fatto di avere ancora una gara da recuperare rispetto a tanti avversari, e questo è un bene. Perchè c’è comunque una piccola riserva di potenziali punti in più. Fin qui, tutto ok. I numeri sono abbastanza dalla parte del Como: in fondo le squadre che non hanno ancora perso almeno una partita si contano sulle dita di una mano.

E’ su questo trend di risultati che il Como deve continuare, ovvio. Ma quello che ci si attende ora è una crescita di altro tipo. La squadra sta cercando ancora una sua precisa fisionomia. Che non significa gioco spettacolare, quello non è detto che sia necessario per fare bene in serie B, come in nessun campionato peraltro. Significa solidità, continuità, idee di gioco, qualunque esso sia. Cose che si conquistano passo per passo, certo, gara dopo gara. Ma che in alcune fasi di queste partite sono sembrate ancora un traguardo lontano.

Scelte

La quasi incredibile rimonta di domenica scorsa con la Ternana ha dimostrato che la squadra sa tirare fuori, oltre che qualità, anche personalità. Ma sinora lo ha fatto troppo a sprazzi. Che poi sia bastato per trovare due vittorie consecutive è certamente una nota di merito, ma che per essere più sicuri di se’ stessi e per vedere davvero rendere i giocatori al loro livello potenziale, che è certamente migliore di quello di molte squadre, serve ancora un passo avanti importante. Quello che queste tre partite possono consentire di trovare, di fronte a tre avversari molto diversi tra di loro ma tutti estremamente impegnativi.

Anche oggi ci sono situazioni che condizioneranno per forza di cose le scelte di Longo. E in questo senso bisogna prendere atto del fatto che le difficoltà in questa fase iniziale non sono mancate. Ancora fuori Cerri, che sarà assente almeno per tutte queste tre gare, all’appello mancano anche Chajia per un problema a un ginocchio e Mustapha, problema muscolare dell’ultima ora. Si aggiungono anche le condizioni non ottimali di Kone, che è stato convocato ma in settimana ha subìto una botta a una caviglia e potrebbe non partire dall’inizio, così come quelle di Vignali. La lettura della partita, anche in fase di preparazione, senza giocatori così importanti sarà ancora una volta diversa. Sia in mezzo al campo che in avanti, anche se la riconferma della coppia Gabrielloni-Cutrone a questo punto sembra probabile.

Rientro

Rispetto alla partita con la Ternana potrebbe rientrare Ioannou sulla sinistra, in mezzo a questo punto si potrebbe forse rivedere Abildgaard. Tutte scelte che non sono ripieghi, il Como ha questa forza nella sua rosa, anche se chi sta fuori non è di secondo piano, anzi.

Al Como di oggi, dunque, si chiede di dare sicurezza, soprattutto, a chi osserva da fuori ma anche a se’ stesso. Queste tre partite vanno vissute come una grande opportunità, per fare punti e per crescere. Anche se ora conta solo quella con il Cittadella, da affrontare con lo spirito con cui si è chiusa la partita precedente, come se quella rimonta ancora non fosse finita.

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