Como, la lettera del Comune
«Tari non pagata? Niente asilo»

In debito con il Comune? Non si può iscrivere il figlio al nido.

In queste ore alcuni cittadini intenzionati a richiedere il servizio comunale per uno o più bimbi si sono visti recapitare una lettera partita dal Comune di Como.

I contenuti non lasciano spazio a dubbi: gli uffici hanno rilevato una situazione di morosità del nucleo familiare nei confronti dell’ente e in queste condizioni la domanda di accesso al nido non può essere accolta. Notizia non certo piacevole per i destinatari della missiva, ma a destare stupore è soprattutto il fatto che il Comune non contesti un mancato pagamento circa la retta del nido, magari relativa all’anno scorso, ma si faccia riferimento a una tassa di tutt’altro genere: quella sui rifiuti.

Si apre un nuovo capitolo, insomma, della crociata lanciata dal sindaco Alessandro Rapinese nei confronti dei comaschi che non sono in regola con la Tari. La battaglia era stata intrapresa dal sindaco fin dai suoi primi giorni a Palazzo Cernezzi, con tanto di iniziative simboliche e per certi versi provocatorie, come il trasferimento della sua scrivania all’ufficio Tributi e la presenza fisica allo sportello del settore Anagrafe.

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