Crac Lehman, dai risparmiatori
la messa in mora delle banche

Partite le lettere di 40 piccoli investitori per tutelare i propri risparmi copinvolti dal crac dell'ex banca d'affari Usa: sarebbero in ballo quasi 500mila euro

I risparmiatori comaschi all’attacco delle banche, promotrici dei titoli tossici Lehman. Sono in partenza infatti da Federconsumatori almeno 30 lettere di messa in mora - ma si sta aggiungendo un’altra decina di risparmiatori travolti dal crac - nei confronti degli istituti di credito che hanno venduto prodotti Lehman: un ammontare dei risparmi per ora «persi» di 500mila euro. «Sono 5 le banche coinvolte, tutte tra i principali istituti di credito dell piazza comasca, mentre l’unica assicurazione è la Zurich - ha dichiarato Silvana Brenna, responsabile Federconsumatori -. Le lettere hanno lo scopo di tutelare il risparmio a rischio e preannunciare l’azione legale. Le lettere sono state sottoscritte congiuntamente dalla nostra associazione e dai singoli risparmiatori, che hanno eletto il domicilio presso la nostra sede». Il provvedimento segue di oltre un mese, l’invio di una precedente lettera ufficiale della stessa associazione nei confronti del Gruppo Lehman Brothers Holding, con la quale venivano formulate precise richieste a carattere informativo, in merito all’elenco dei prodotti finanziari e l’invio di altre 30 lettere a carattere informativo, una per ogni risparmiatore a ogni banca o assicurazione coinvolta. «Ad oggi non abbiamo ottenuto alcuna risposta e per quanto riguarda il diritto all’informazione, restiamo ancora in attesa delle spiegazioni e dei chiarimeni circa gli impegni presi di recente dall’Abi». Oltre alle obbligazioni, si pone ora il problema delle polizze unit linked e index linked, ossia di quei prodotti finanziari inserti in contesti più rassicuranti. «Bisogna valutare le perdite dei titoli Lehman inseriti nelle assicurazioni unit linked e nei fondi - ha precisato Silvana Brenna -. Per le polizze index linked attendiamo di valutare le decisioni che prenderà, prossimamente, l’Ania a Roma, proprio sul rimborso delle polizze con sottostanti obbligazioni Lehman, in ragione anche dei rimborsi che saranno effettuati da alcune banche come la Mediolanum». Nel frattempo nei giorni scorsi, a Milano, le sezioni, provinciali, regionali e nazionali di Federconsumatori si sono riunite per avviare iniziative: sarà costituito un gruppo di studio legale per valutare gli aspetti tecnico giuridici della vicenda. Ogni titolo infatti va valutato singolarmente e va considerata la data di emissione per la determinazione della normativa di competenza. Le obbligazioni emesse sino al mese di giugno soggiaciono ancora alla legge italiana, mentre quelle emesse dal 1° luglio alla normativa europea. La questione principale - ha precisato Silvana Brenna - riguarda l’ atteggiamento che alcune banche hanno avuto quando il titolo è iniziato a scendere, al di là di ogni dovere di informazione». Intanto, le richieste di spiegazioni da parte dei risparmiatori crescono ogni giorno di più. «Lunedì - ha spiegato la responsabile comasca dell’associazione - è stata una giornata "calda", anche in seguito alle denunce apparse sulla stampa. Tutti coloro che hanno subìto il crac, con perdite dei rispami, iniziano a farsi sentire. A questo punto la palla passa ai legali. E l’intenzione è di agganciarci alle due azioni collettive partite in America».
Amalia Barbara Di Bartolo

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