Crisi Alitalia, nuovo allarme
in sei mesi rosso a 400 milioni

La compagnia di bandiera rischia di crollare sotto il peso delle perdite. A fine del primo semestre - secondo un primo studio - il rosso di bilancio potrebbe arrivare fino a 400 milioni.

Nonostante la diminuzione dell'offerta di circa il 22 per cento nel secondo trimestre dell'anno i conti di Alitalia rischiano di precipitare in una perdita semestrale di 400 milioni di euro. Lo sostiene Andrea Giuricin, dell'Istituto Bruno Leoni, nel Focus «Alitalia precipita nel caro carburante».
La compagnia, aggiunge Giuricin "versa in condizioni sempre peggiori e ogni giorno perso nel processo di privatizzazione è un danno alla compagnia e al paese".

Inoltre, spiega lo studioso, Alitalia "non solamente ha la flotta di aeromobili con un'età media molto elevata, superiore a tredici anni e a tutte le maggiori compagnie europee, ma la lunghezza dei voli di Alitalia è sensibilmente inferiore a quella dei suoi concorrenti, ad eccezione dei vettori low cost; infine nei mesi scorsi la compagnia ha venduto opzioni sul carburante per fare cassa, essendo in una situazione di emergenza liquidità".

"L'età della flotta - prosegue - rischia di creare problemi anche sul fronte della lotta europea al cambiamento climatico: »Il sistema degli Ets (Emission tradinsg scheme ndr) colpirebbe maggiormente le compagnie che inquinano maggiormente; tra queste sicuramente c'è Alitalia che possiede la flotta più vecchia ed inquinante in Europa. Sarebbero inoltre colpiti maggiormente i voli a corto raggio, la maggioranza del business del vettore di bandiera".

"I problemi di Alitalia - commenta Alberto Mingardi, direttore generale dell'Ibl - sono enormi, e vengono amplificati dalle condizioni esterne in cui la compagnia opera. Fortunatamente, quello del trasporto aereo è un mercato sufficientemente liberalizzato, che rende palesi le inefficienze"

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